Discussione: I giri di c
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Vecchio 29-05-2011, 17.44.12   #8
dafne
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Oggi voglio uscire. Ma non fuori in giardino o per le strade di campagna ma fuori da me, da questo guscio duro, da quest'immagine fissa.

Voglio uscire allo scoperto come se fossi una tartaruga alla ricerca della lattuga.

Sono stanca di guardarmi attraverso gli occhi degli altri, attraverso i loro sprazzi di comprensione o incomprensione.

E' colpa mia, io vivo a tratti, come le luci a corrente alternata delle decorazioni di Natale. Gli altri mi percepiscono a fotogrammi, come un digitale di prima era che si muove a scatti, lasciando i buchi da riempire all'interpretazione personale.

Voglio uscire. Sono una donna non più giovane, una cameriera che sta recuperando la sua serenità personale e la sua linea, una mamma con due ragazzi un pò problematici ma splendidi, una donna con una potenzialità artistica, una curiosità innata una cocciutaggine assurda e un disordine mentale cronico, uno spiccato senso degli humor e una volubilità assurda.

Voglia di aria, di uscire, di mangiare un gelato, di lasciarsi guardare e guardare, di prendersi uno spazio nella strada senza invadere o farsi invadere, uno sguardo divertito al mondo e la certezza di esserci per la percezione che ho io di me e non per quella che recupero di riflesso dagli altri.

Voglio uscire, voglio farmi vedere, mammamia come mi sento scema a dirlo, chissà se è il prosecco a parlare al posto mio ma ho toccato con mano un desiderio in questi giorni, desiderio che è fuori, completamente fuori, da tutti i miei schemi. Perchè non provare? Perchè non osare? Cosa potrebbe capitare di così orribile? Scoprire che la famiglia non è depositaria di tutte le mie verità? Di essere così diversa dsalla foto scattata da bambina da essere irriconoscibile?

Assolutamente diversa, nessuna piccola bambolina di porcellana, nessuna fragile verità da proteggere, nessuna delicata tendenza d'animo rara e prezionsa da custodire.
Per forza che odio tantissimo. Ho effemminato quello che doveva essere virile e reso misogino quello che doveva essere femminile.

Sono una teppista io era quella che metteva i piedi nella fontana d'estata in epoche non sospette quando neanche ti ci sedevi sulla fontana perchè era un monumento e andava rispettato...ho saltato il passaggio della figlia dei fiori e anche neanche e ora devo affrontare le rughe e la forza vitale inespressa che reclama la sua parte.

Niente colpi di tresta, sono troppo vecchia ma voglio prendere questo desiderio di farmi vedere e lasciare che mi guidi daqualchepartechissàdove.

Chissà se ci riuscirò.
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