Discussione: I giri di c
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Vecchio 04-04-2011, 19.47.39   #3
dafne
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capitolo 3

Assolti i miei doveri di studio, di casalinga e di mamma, Heidi è tornata prepotentemente a cantarmi il suo yollallà-hu-huuu...
Oggi però non potevo uscire a caccia (la mamma che sono non poteva assentarsi) e così l'ho portata in giardino, complice anche un affarone fatto al mattino al supermercato.
Un bottino di bulbi in offertissima (erano gli ultimi).
Ne avevo ancora a casa da piantare e così ho colto l'occasione per finire il giro cromatico.
Pensavo a quello che avevo letto e scritto in città e mi illudevo che Heidi mi avrebbe aiutato a mettere in fila le cose.
Scavo..
Macchè.
Scavo...
Niente.
Ero lì con la mia mini paletta zappettando convinta cercando di focalizzare i pensieri ma niente, non c'era verso, era entrata in scena la capra mentre Heidi si prendeva il tempo della pennichella.

Avevo una serie di informazioni e volevo, volevo fortemente trovarne il senso.

Niente..

I primi buchi sono andati via abbastanza lisci, quel micro pezzo di terra che circonda la parte del condomio dove abito è trascurato da decenni, negli ultimi due anni a riprese ho seminato trifoglio e fiori di campo. Le due piante di rose sono morte quest'inverno e a momenti cercano di farmi fuori anche l'acero rosso..

Poi nel girare verso il dietro dell'edificio la terra è diventata più dura ancora, mista a sassolini, a cemento sbriciolato, pezzi di mattoni e piastrelle

Per un momento ho pensato di cedere le armi..ma spiegarlo alla capra era impossibile e così ho continuato mentre ancora tentavo di direzionare i pensieri.
Inutile.

Mentre scavavo guardavo i sassetti, i pezzi di cemento e mi son chiesta come avrebbero fatto a sopravvivere i miei bulbi li in mezzo.
Era un buon motivo per smettere...ma la capra era in movimento, implacabile.

Assecondandola ho iniziato a trovare i primi lombrichi e così ho pensato che se ci riuscivano loro a vivere li in mezzo di sicuro avrebbero potuto anche i miei bulbetti.

Scavavo e grattavo e la mano davvero cominciava a farmi male quando all'improvviso guardando quel buco che tardava ad allargarsi ho pensato che, cavolo, ero proprio come quella terra!
Proprio così, mannaggia, ricoperta di muschio invece che di erba e fiori perchè troppi sassi impedivano ai semi di penetrare in profondità e mettere radici...

Mi sono fermata davanti a un lombrico che usciva di un solo cm dalla terra,non riuscivo a toglierlo, mentre mi spostavo un pò più in là riprendendo a scavare e grattare attorno a nuovi pezzi di sassi ero un pò triste. Come farò a togliere tutti questi sassi, pensavo, se non ci riuscirò cosa potrà mai nascere?

La capra aveva assolto il suo compito, Heidi era tornata e giocherellando con i sassi che io cercavo di togliere mi ha fatto notare che quelli grossi erano un problema, di quelli piccoli se abbastanza smossi invece non avrei dovuto preoccuparmi le radici avrebbero trovato lo spazio per passare.
Allora mi è venuto un pensiero nuovo, dovevo allargare le buche e farle più profonde, così ci avrei potuto mettere della terra nuova e buona così i germogli appena nati avrebbero potuto trovare un attrito minore prima di arrivare alla terra del giardino.
Decisamente più faticoso ma probabilmente una speranza in più di vederli germogliare.

Sono andata avanti e alla fine del sacchetto di gladioli ho ripensato ai pensieri che volevo mettere in fila..volevo...pretendevo di mettere in fila, era stata forse la pretesa a bloccarli?

Non ho finito il lavoro, si è alzato un vento fortissimo, sembrava che volesse diluviare e così ho messo via tutto. Un nuovo giro domani e dovrei riuscire a finire questa specie di isola fiorita che stà diventando un pezzo di terra che era solo erba e terra.

Si. Sono proprio come questa terra, dura, mista a sassi e anche spoglia ... ma pur sempre terra.

Ultima modifica di dafne : 04-04-2011 alle ore 19.57.43.
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