Discussione: Apocalisse
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Vecchio 21-08-2010, 11.15.15   #2
webetina
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Molti elementi soliti ed altri inediti.
Tra i primi la difficoltà a tornare a casa, il mare che minaccia. Tra i secondi, al ritorno, non c' è più la valigia piena di vestiti impazziti, ma una borsa con le cose utili, e ben ordinate, addirittura con la confezione originale, nuova.
Si contrappongono la roccia e il mare. L'una mi dà appiglio fino alla fine, l'altro mi tradisce, mi costringe a scappare.
Il direttore dei lavori è serio anche quì, e finchè si lavora, niente distrazioni! Non appena si stacca, ci si sposta nella vita di relazione, del contatto umano personale, iniziano i problemi. Il mare si ingrossa, il cielo diventa nero, cala la notte, sorge l'urgenza di tornare a casa e su questo l'ansia dell'impedimento. Perdo i mezzi con i quali sono arrivata fin lì, perdo le chiavi, il telefonino per avvisare; perdo di vista i parenti tranne la figlia/nipote che rappresenta il cucciolo, gli esseri senza macchia e senza l'ostacolo della personalità, gli unici che posso abbracciare e che desidero portare in salvo.
Alla esplorazione vado con macchina e borsa piccola, che mi ricordano la navicella spaziale che si stacca dalla nave madre, con addosso lo strumento per comunicare e la possibilità di rientrare(chiave).
Si tratta forse, del tentativo di spingersi nel mondo delle relazioni, come fosse un viaggio, una vacanza, un ritrovare luoghi con scenari desiderabili, ma nelle quali sono poi impossibilitata perché non conosco la modalità positiva, durevole nel tempo, mentre ne conosco solo gli aspetti esageratamente insostenibili. Nei rapporti di lavoro, e nel suo esserne direttore, è tutto ok, anche nelle conoscenze varie che mi capitano, ma non appena si esce fuori da questo ambito, è un continuo stare all'erta, temere di perdere in un attimo le cose in apparenza conquistate. L'altro non è mai un investimento sicuro, nemmeno io lo sono mai. Solo per i cuccioli lo sono, e ancora oggi vi è compreso mio figlio, non so domani,quando sarà sempre più cristallizzata la sua personalità. Domani non è nemmeno sicuro, nei sogni non so mai quale risvolto avrà il minuto successivo, e non è lo stesso che vivere nel quì e ora, ma un negare il futuro perché già anticipatamente in automatico viene letto sfogliando l'esperienza del passato.

Ultima modifica di webetina : 21-08-2010 alle ore 11.32.11.
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