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Non ricordo la prima parte del sogno che me ne dava anche un sgnificato più chiaro, man mano che mi svegliavo rapidamente scompariva...

Ricordo che a un certo punto Tea e mio fratello vengono inghiottiti da una sorta di "piccolo" tirex che a sua volta subito dopo cade dentro una fontana circolare in pietra antica, levigata ad arte. Devo salvarli, ma prima il rettile deve essere morto, sperando che non anneghino anche loro che si trovano dentro la sua pancia. Quando è quasi svenuto lo tiro per la coda, ancora è pericoloso, potrebbe azzannarmi, poi lo prendo per le zampe fino sul bordo della vasca, sono un pò timorosa ma è una lotta contro i minuti. Mia cognata più dura di me con un coltello squarcia la gola dell'animale mentre non è proprio morto e cosi io sgrullando così come potevo, il gosso corpo, faccio uscir fuori mia sorella e mio fratello. Sono ora due cuccioli di cane, appena nati, e per rianimarli pratico la respirazione bocca a bocca, anzi il loro è un muso. Non mi fa impressione e infatti li faccio rinvenire. Subito dopo rtornano ad essere con sembianze umane.

Ora per far dimenticare a Tea la brutta avventura un signore auotorevole prenota un biglietto aereo per Milano e la invita a partire, lei è sorpresa ma contenta, un pò disorientata perchè è tanto tempo che non viaggia da sola, ma quel signore si gira verso di me e dice di andare pure io con lei. Vorrei ma non ho abbastanza denaro per il viaggio, cerco dentro di me delle risorse, ci penso cercando una soluzione che non trovo, ma poi mi ricordo che mi è appena arrivata la nuova carta di credito e potrò utilizzare quella. Si decide e addirittura verrà anche nostro fratello, mia cognata un pò ci resta male, ma lascia fare. A Milano la zia , sorella di nostro padre, non sarebbe pronta ad ospitarci in tre, ma mia fratello dice che facilmnte troveremo una stanza in albergo. Propongo di andare in macchina, in tre si risparmierebbe, ma il signore ci ricorda che abbiamo già i biglietti per il volo. Io ho sempre il timore di volare, ma in macchina sarebbe troppo lunga la strada. Così si parte, forse vorrò girare per conto mio, oppure faremo qualcosa insieme una volta arrivati lì.