Discussione: Peccato
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Vecchio 27-03-2007, 14.19.07   #2
griselda
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Visto che c'è un periodo di tranquillità in forum, alziamo un vespaio.

Le interpretazioni sono molteplici sia nelle forme esteriori delle vaire religioni che all'interno di una stessa religione, basta vedere nel più vicino a noi Cristianesimo pre-varie-confessioni (anche sta "confessioni" merita un discorso... dopo...) la diatriba tra S.Agostino e Pelagio sulla possibilità o meno dell'uomo di salvarsi con le sue sole forze o meno.
Ma questo sarebbe già andare avanti nel discorso... vorrei partire dall'inizio.
Tutto iniza con il peccato orginale... ci possiamo girare intorno quanto vogliamo ma il senso è quello... un principio da cui poi si propaga attraverso l'ereditarietà una... diciamo caratteristica (non mi viene niente di meglio adesso) dell'uomo sulla terra.
Si potrebbero chiamare anche predisposizioni che poi abbiamo ereditato? (distrorsioni)
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Ho più volte scritto che peccato è una pecca, una mancanza, non è qualcosa che facciamo... ma che non facciamo... anche se paradossalmente questa può concretizzarsi nel fare qualcosa. Esempio stupido... rubo... ho fatto qualcosa ma la mancanza, il peccato è stato nel non essere onesto.
In quel momento ho trattenuto l’onestà ed ho manifestato la disonestà visto che noi siamo tutto dentro abbiamo tutte e due le parti della medaglia?
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Sembra una distinzione stupida e inutile, ma cambia il senso... per esempio se come essere umano non amo qualcuno (non dico odio.. ) sono un peccatore... ed ecco il perchè del detto che siamo tutti peccatori, non ho bisogno di odiare, anche rimanere nell'ignavia via di mezzo in questo caso è sbagliato.
Se non amo qualcuno vuol dire che rifiuto qualcosa anche di me visto che siamo in origine tutti uguali giusto? Nel mezzo poi mi reprimo?

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
A qualcuno potrebbero dar fastidio parole come sbaglio, che però seguendo l'originale senso non sono altro che mancanza di visione nitida, sempre a mancanza torniamo.
Il paradosso dei paradossi è che per trovare una completezza ed integralità dovremmo poter anche comprendere queste mancanze, cioè nell'innocenza originaria prima del peccato originale queste mancanze erano nell'uomo... il quale non avendole più manca, pecca
L’uomo in origine manifestava tutto? Ora trattenendo qualche parte pecca?
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Esempino insulso? Uhum... è più difficile di quello che pensavo..... il mare... quando c'è bassa marea nella zona che di solito esso (mare) occupa c'è un vuoto, una mancanza... quando il mare recupera quello spazio con l'alta marea è intero... non c'è più spazio vuoto e spazio con acqua, è tutto spazio acqua... ma c'è anche quella zona di bagnasciuga che nella bassa marea è acqua mancante...
Intendi che la integralità sta nel andare e venire delle onde? Che poi è quello che avviene automaticamente. E se io invece trattengo un’onda per troppo tempo poi avviene un’onda anomala che fa un disastro?
Se invece imparo a nuotare nel mare mosso con i cavalloni imparo a metter fuori la testa al tempo giusto coi ritmi giusti amerò il mare in tutte le sue stagioni ed in tutte le sue manifestazioni perché lui è il mare ed il mare è così com’è?


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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Lo so non rende bene... ma è difficile trovare un esempio chiaro... comunque questo apre anche altri spunti che i più attenti noteranno seppur non collegati direttamente al thread.

Avrei ancora tantissime cose da dire... ma sono cosciente che più di 4 righe sono un muro ripido (e con i cocci di vetro in alto ) per l'attenzione comune...
rimandata?
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