Discussione: Percezione e coscienza
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Vecchio 10-03-2010, 01.56.40   #46
atomico
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Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Perchè se non le controlla la mente le controlla qualcos'altro, che sia pure che le percezioni vivano di vita propria, cosa un pò strana se sono mie.
Se nessuno controlla le percezioni comunque qualcosa controlla ciò che causa le percezioni, se non sono io è qualcos'altro.
Se le percezioni vivessero di vita propria sarebbero già qualcos'altro da me.
Se le percezioni fossero e basta non nascerebbero e non morirebbero, quindi io avrei determinate percezioni all'infinito in una soluzione di continuità.
Se le percezioni nascono e muoiono qualcosa deve causare questo, posso essere io o qualcos'altro.
Evidentemente non riesco a farmi capire.
Queste tue affermazioni non hanno alcun valore se non mi spieghi perchè dovrei considerarle valide.
Perchè ad esempio le percezioni dovrebbero essere controllate da qualcuno, o dovrebbe essere controllata ciò che le causa?
Lo stesso concetto di controllo tu lo concepisci ipotizzando che c'è un mondo esterno a te in cui accadono certe cose.
Ma se non segui questo atto di fede, se rimani a livello delle sole percezioni, la nozione di controllo non ha alcun senso.
Quello che vale per la nozione di controllo, vale anche per quella di causa.

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Come no? Prima non c'era se non lo percepivo, adesso c'è, da dove è uscito? Dopo non c'è più? Dove è andato?
Lo stesso di sopra. Che significa chiedersi da dove è uscito o dove è finito? Perchè per forza deve esserci una ragione per giustificare l'inizio o la fine di una percezione? E deve per forza esserci un posto in cui da cui provengono e in cui vanno?
Anche tutti questi concetti si sviluppano solamente in base alle cose che hai appreso dal mondo nel momento che hai ipotizzato esistesse realmente qualcosa aldila della tua mente.

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Io ho anche tentato di dirti che perchè ci sia una percezione è necessario un movimento, fosse anche solo del tempo. Perchè ci sia un movimento è necessaria al minimo dei termini una coscienza in due spazi temporali distinti altrimenti non potrebbe esserci quel benedetto movimento necessario per la percezione.
Lo stesso di sopra. Che significa movimento? Che cos'è questa nozione di movimento se non una nozione che sviluppi nell'ipotesi che ci sia una realtà esterna alla tua mente, che corrisponde alle tue percezioni?

A me il concetto sembra banalissimo, basandosi sul principio di identità e di non contraddizione, possiamo solo dire che esistono percezioni e coscienza, tutte le altre cose richiedono delle assunzioni ulteriori, e in particolare l'ipotesi che alle nostre percezioni abbiamo una controparte che le produce fuori dalla mente.

Tanto per capirci anche le leggi fisiche non hanno alcun senso a livello del mio discorso, in quanto presuppongono che esista un qualcosa al di fuori della mia mente.

Ultima modifica di atomico : 10-03-2010 alle ore 01.59.03.
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