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Vecchio 28-10-2007, 17.17.37   #1
gibbi
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Predefinito Pillole da una farmacia di ieri

Posto qui perchè la lettura di questo spaccato di vita passata mi ha regalato un sorriso.
La farmacia così come si presenta oggi è nota a tutti.
Quella di ieri forse la possiamo rivedere il qualche vecchio film, o leggerla , come è successo a me, in un datato numero di una rivista culturale veneta , ove un farmacista racconta …
“ in una farmacia di ieri... tre o più posti a sedere e c’è gente seduta in paziente attesa , poi una persona , mai giovanissima, dietro un banco di noce, che ostenta un atteggiamento professionale .
A costui , un pratico di lunga esperienza , che si destreggiava con più dimestichezza del titolare , erano affidati il primo contatto con la gente e l’evasione delle normali richieste. Talvolta diveniva un’istituzione e rimaneva in forza in quella farmacia per anni e anni anche all’avvicendarsi dei titolari. Ecco , il titolare si vedeva solo su motivata richiesta poiché all’interno lo attendevano la preparazione dei farmaci di particolare importanza ed altre attività come l’infuso di digitale dalle foglie , prima controllate al microscopio per accertare l’assenza di sofisticazioni , delle Digitali purpuree.E’ un medicamento cardiocinetico a tutt’oggi insostituibile, solo che non occorre più prepararlo, basta togliere da un cassetto una scatola di “Lanoxin” o “Lanitop”.Da ricordare che il controllo qualitativo e la determinazione del titolo delle sostanze era incombenza fondamentale per la quale il farmacista doveva ricorrere a tutta la sua attenzione e la sua preparazione scolastica.
Altro classico esempio di preparazione era il “Liquore arsenicale del Fowler” a partire dall’anidride arseniosa, rimedio canonico delle anemie, nelle astenie fisiche e nervose, persino nella malaria e nella tubercolosi. L’arsenico era ritenuto ricostituente principe e degno di gran diffusione, tanto che molti dovevano essere allora gli emuli di Mitridate. Oltre a questi classici , ogni farmacista curava un suo formulario particolare, anzi un formulario particolare della farmacia , che ereditava dal suo predecessore e maestro ed arricchiva con le proprie esperienze e con la raccolta di ricette degne di nota .Ecco a tal proposito alcuni esempi interessanti e curiosi tratti da un vecchio formulario della mia farmacia e si può notare che i temi trattati non riguardano solo la terapia , ma le più svariate necessità tecniche di allora:
Ne riporto alcune precisando che nel testo è riportata integralmente la composizione:
Acquavite alemanna aromatica(preparazione purgativa tra le più drastiche)
Afrodisiaco per bovine
Calice di Faust (miscela esplosiva per rappresentazioni)
Inchiostro al vanadio (ha tinta azzurro intenso brillante:utile per penne stilografiche)
Vino artificiale (senza alcool per cirrotici)
Pomata profilattica contro la sifilide

…….Talvolta le formule non solo erano particolari di una determinata farmacia, ma erano anche destinate ad un determinato cliente : erano come si dice con un neologismo , personalizzate.Riporto qualche esempio: “Unguento antiemorroidanio PICO” formula esclusiva per il Comm.PICO de PAPERISsegue indirizzo…
Prevedeva poi ben 10 componenti la “Crema sbiancante peli del viso PAPERINA ” prototipo dei tanti prodotti cosmetici oggi reperibili in farmacia .
Naturalmente non tutte le preparazioni erano eseguite dal titolare : per le più comuni egli pesava i farmaci e assegnava il compito all’inserviente che sorvegliava poi di tanto in tanto.
Perché era suo compito quasi giornaliero intrattenersi con le persone amiche e di una certa posizione sociale , all’interno della farmacia , beninteso centellinando la china di sua formula ed aprendo sulla scrivania il vaso delle caramelle balsamiche , di preparazione anche queste. D’inverso si dava da annusare il mentolino posto sul dorso della mano ed intanto si scambiavano opinioni su fatti di rilievo.
continua
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