Visualizza messaggio singolo
Vecchio 10-11-2007, 20.40.22   #7
gibbi
Partecipa agli eventi
 
L'avatar di gibbi
 
Data registrazione: 15-05-2007
Messaggi: 764
Predefinito

Sei pronto Grey?...arriva un po' di polvere aromatizzata dall'apparecchio di Kipp... …classico esempio di strumento di farmacia,considerata come laboratorio chimico per la sintesi di farmaci , consente la produzione di sostanze gassose , principalmente acido solfidrico, noto per il caratteristico odore di uova marce. Grazie ad una procedura di ingeniosa semplicità , permette di ottenere una corrente regolabile di tale gas e di preparare in tal modo la cosiddetta soluzione solfidrica, usata in passato come antidoto negli avvelenamenti da sali di metalli pesanti (arsenico , antimonio , piombo, mercurio ) , dando , con questi, solfuri insolubili in acqua e nell’acido cloridrico gastrico.Non sorprenda questa necessità , dato il largo uso in terapia di composti di arsenico, del suddetto tartaro ermetico contenente antimonio ; quanto al piombo più di uno avrà ingerito la famosa acqua vegeto-minerale, scambiandola per latte.
Rimanendo in tema, ricordiamo che il capitolo dei piccoli avvelenamenti domestici( e non sempre piccoli) dovuti a distrazione ed imprudenza era una volta assai ampio.
Consideriamo che non esistevano recipienti a perdere e le disparate bottiglie venivano accantonate e riusate , restando il contenuto individuato dal luogo dove venivano poste. I liquidi scambiati non erano per lo più latte, ma vino e acquavite, sostanza quest’ultima di pronto intervento nei vari malesseri spesso notturni. Ricordo tra le disavventure del genere occorse a miei clienti un’ingestione di acqua ragia , di soluzione di DDT (venduta in farmacia dietro richiesta di “Flit” per il noto strumento a stantuffo) e più d’una di ipoclorito , la varechina, un classico.
Abbiamo nominato all’inizio un celebre prodotto l’elisir di china , la cui preparazione ogni farmacista curava con particolare impegno, sia per la vendita sia per l’uso interno , nella consapevolezza che tale prodotto era tra quelli che più definivano l’immagine della sua farmacia.
Ogni farmacia si tramandava una sua formula , aggiustata secondo il criterio e la sensibilità del titolare, poiché molte sfumature sono possibili di contorno alla base , che è l’impiego della corteccia dell’albero di china, pianta questa tra le benemerite della salute dell’umanità.
Rientrando dal retro in farmacia , al banco , ai suoi cassetti dove , a portata di mano si trovavano le sostanze più frequentemente richieste
-farina di lino e di senape, usate per la preparazione dei famosi cataplasmi
-solfato di magnesio detto anche “sal canal” o “sal de puine” a seconda dell’uso catartico o caseario (fa floculare le albumine del siero de latte) che se ne volesse fare
-sale di Kalsbad (dalla celebre città termale boema , oggi Kalovivary) detto popolarmente “sal de sgarba”, sempre solfato di sodio , ma in cristalli grossi, dotato secondo tradizione di proprietà depurativa del sangue .
Si vende tutt’ora, solo che oggi ahimè ! , è ottenuto artificialmente , mentre fino a tempi non tanto lontani arrivava proprio da Karlsbad o dalla vicina Menienbad . In quelle terme e con quel sale si ritempravano il corpo e lo spirito Pietro il Grande di Russia , Maria Teresa d’Austria e Giuseppe II , imperatore illuminista.
continua
gibbi non è connesso