Discussione: Il fare Filò
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Vecchio 03-12-2007, 17.00.18   #2
gibbi
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Nelle interminabili serate al filò , gli uomini si dedicavano alla riparazione degli arnesi di lavoro , intrecciavano vimini e giunchi , intagliavano supporti per falci e gioghi per buoi . Qualcuno apprestava le attrezzature per l’allevamento dei piccoli animali , colombaie e arnie .
Il confronto con i vicini stimolava a far meglio ,a studiare i legni più sani e ben stagionati e spesso si mostravano le tendenze ai vari mestieri .
Si scambiavano pronostici e commenti sull’andamento della stagione , si discuteva il piano di lavoro per la primavera stabilendo gli appezzamenti di terreno da dissodare , le mucche da vendere e gli innesti da eseguire . Solo talvolta si giocava a carte .
I bambini si rincorravano , le tasche piene di noci e castagne .Le ragazze tra una chiacchiera una risata e sguardi intriganti si facevano la dote , talune sotto gli occhi attenti dei fidanzati.
Le vecchie e le maritate alternavano la preghiera allo scambio di pettegolezzi sul conto delle comari , filavano ( da ciò il nome filò) rammendavano ricamavano facevano calze e scarpette di lana e non mancavano di prestare occhio e orecchio alle confidenze tra i ragazzi e le ragazze che non avevano da farsi eccessive , come erano da evitare parolacce ed espressioni pesanti .
Tutti insieme creavano il filò , sempre accompagnato dai giochi dei ragazzi , giochi che si concludevano con la famosa penitenza ( dire fare baciare lettera testamento pugno sotto il mento ….) … il destinatario era quasi sempre un animale legato all’esterno e ….. tutti fuori lontano dagli sguardi troppo vigili degli adulti.
E non mancavano i racconti fantastici , leggende o fole che si tramandavano di generazione in generazione narrate dai contafole , personaggi quasi sempre analfabeti che trascorrono le serate d’inverno ospiti nelle varie stalle ove , in cambio di qualche storia , potevano mangiare e raggranellare qualche soldo.
E non mancavano neanche i racconti di vita vissuta narrati dai vecchi che comunque ripetevano schemi e argomenti universalmente noti , ma intrisi di quel particolare profondo significato che talvolta solo l’uso del dialetto sa trasmettere , racconti di vita attraverso i quali i ragazzi apprendevano dagli anziani il modo di pensare e di comportarsi secondo l’esperienza .
Ecco tutto questo era il filò…un’ antica abitudine della gente di campagna durante le fredde sere d’ inverno .

ah, quel vino poi è stato chiamato filò
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