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Vecchio 27-03-2008, 13.59.38   #23
griselda
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Io non potevo odiare mia mamma senza rimanere orfana allora odiavo l’altro, mia cugina, quel bambino, poi le ragazze che potevano portarmi via l’amore del mio ragazzo, spostavo sempre l’obiettivo per non vedere quanto odio avevo invece per chi aveva fatto si che questo sentimento si formasse. La odiavo invece profondamente e sotterraneamente. ( fino ad una certa età)
In questo momento ho avuto una fitta allo stomaco.
Non sapevo cosa era questo sentimento non sapevo cosa era questo stare male questo sentirmi così male nello stomaco, questo riversarsi nelle budella. E quando ci ripenso sento questo sento uno stringersi dentro, mi facevo stretta stretta contraevo tutto il mio essere. Abbassavo la testa e guardavo di sottecchi. Le labbra e la fronte corrucciate ed una sensazione di solitudine immensa. Mi sentivo distaccata dal mondo e da loro. Non mi sentivo accettata mi sentivo estranea. Ma non potevo piangere perché mi prendevano sempre in giro, guai se piangevo. E allora piangevo di nascosto, finivo sotto il lettone per nascondermi ma poi mi venivano a tirare fuori anche da li. Dovevo tenere tutto dentro altrimenti mi facevano vergognare e quindi dovevo temprarmi e divenire dura per non farmi umiliare. Guarda come sei brutta quando piangi! E ridevano di me. Sei capricciosa e viziata. Per forza tuo padre te le da tutte vinte ah ma quando non c’è poi facciamo i conti io e te. Un giorno pensai persino di essere stata adottata altrimenti non c’era altra spiegazione a quel non amore a quei giudizi continui e devastanti.
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Ultima modifica di griselda : 27-03-2008 alle ore 14.03.55. Motivo: ho corretto una parola crucciata con corrucciata.
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