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Vecchio 27-02-2011, 15.20.22   #6
griselda
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Ad esempio se si vede un incidente e si sta zitti, oppure quando si dovrebbe dire un grazie ma poi per orgoglio si tace. Sono entrambi non dire che rivelano molto di noi. La cosa vale anche in senso positivo però, ad un rifiuto ad esempio, o all'ordine di un maestro, invece di obiettare o di insistere, stare zitti e accettare, qualifica chi siamo allo stesso modo.

La morale insomma secondo me è che quasi mai la vita ci permette di "scomparire" magicamente da una situazione, di astenerci, quasi sempre ci mette in condizioni per cui anche tacere o andarsene sono scelte "attive" che ci contraddistinguono. Quando si dice che ormai siamo in ballo...
Grazie Kael begli esempi non ci ero arrivata.
Però pensavo che in effetti mostriamo o non mostriamo un azione ma i motivi che l'hanno fatta scattare non posso individuarli io perchè proietterei per cui non posso conoscere i motivi ma vedere solo l'azione e la non azione e prenderne atto e basta.

Esempio il tizio dell'esame è uno che ha copiato. In quell'occasione sappiamo che ha copiato.
Ma possiamo dire che copia sempre?
E il motivo perchè l'ha fatto?
Magari i giorni prima è stato malato e non ha potuto studiare.
Oppure non ha avuto voglia.
Oppure ancora non si era più ricordato di avere quell'esame se non all'ultimo momento.
O ancora potrebbe fare così sempre d'abitudine perchè gli è sempre andata bene.
Oppure non sapeva solo l'ultima domanda e cercando di trovarla di là si è talmente rilassato felice di non essere solo lui così da dire: nemmeno io, come a scaricare su quella domanda la tensione.
Insomma come faccio io a sapere con sicurezza quale sia l'opzione?

E lo so di solito mi dicono che non capisco le barzellette
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