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Vecchio 13-10-2009, 14.48.38   #73
Uno
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Filo il bello è che tu mi hai detto di non misurare gli altri con il mio metro.
Io non lo faccio (tu?), infatti parlando poi è venuto fuori che tutto sommato quello che ho scritto non era poi così assurdo, che mi sono tenuto su delle medie, partendo dalla mia esperienza, si, ma parlando di medie.
No, non tutto quello che uno dice deriva da credenze cieche, quello che dico io poi deriva sempre da esperienza e verifica dei fatti. Come ha detto Ray può essere (e me lo auguro sempre, altrimenti nascerebbero dei problemi che ora è fuori luogo esplorare, ma per esempio che sarei completamente fuori dalla realtà attuale) che quello che elaboro io è elaborato anche da altri e come si dice ci siano delle condivisioni più o meno estese che sia un partito, una religione, una filosofia o che altro.
Ma è una conseguenza, non la base di partenza.

Come l'hai messa tu, l'insinuazione era che qualcuno (tra cui me o forse solo me) seguendo una determinata corrente di pensiero (quindi nominando la politica: un partito) si voleva convincere e magari convincere altri sui dati che stavo mettendo giù

Viceversa ho tentato di evidenziare (e sono ancora pronto al confronto, sto aspettando di sentire un tuo pasto tipo se vuoi) che in realtà io facevo un ragionamento e dei calcoli oggettivi presi da dati vissuti e che al contrario, come qualcuno si sta accorgendo, la visione opposta era frutto di preconcetto che non voglio neanche inquadrare politicamente, perchè sarebbe assurdo, ma piuttosto di condizionamento sociale consumistico.
Se la vogliamo dire tutta, la Caritas è senz'altro più vicina alla parte politica che in questo periodo scelgo quindi se io fossi così inquadrato mai l'avrei sconfessata.

A me non interessa che tu ammetta l'errore, risparmiami però i tentativi di arrampicamenti sugli specchi e soprattutto, cosa ben più importante, risparmiami che in futuro ci ritroviamo ancora con questi discorsi.

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C'è un'altro aspetto del discorso che non abbiamo ancora tirato fuori, se escludiamo i ragazzi in sviluppo, che fanno sport etc... insomma che come è uscito hanno sempre una famona, il paradosso è che chi fa lavori più pesanti e quindi con un bisogno calorico superiore, in linea di massima ha redditi più bassi di chi invece ha impieghi e professioni caloricamente meno esosi.
Questo seguendo una logica normale di spesa calorica in base agli sforzi, poi come abbiamo visto altrove, uno potrebbe sprecare tanta energia anche se non fa nulla e viceversa, ma adesso rimaniamo nelle medie normali.
Quindi in media, chi fa fatica (fisica si intende qui) e ha bisogno teoricamente (poi magari compensa con cibi più poveri economicamente) di spendere di più guadagna di meno e chi invece consuma meno fisicamente (quindi teoricamente potrebbe spendere meno, poi magari spende sulla qualità) ha un reddito più alto.

Insomma è il solito "piove sul bagnato".
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