Discussione: Saviano e la mafia
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Vecchio 18-04-2010, 11.40.37   #6
Uno
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
Ho tentato di porre il problema non tanto sulla diatriba tra Premier e Saviano, quanto sulla scottante analisi della mafia e come combatterla, con il silenzio...o con le denunce a tutti i livelli.
Sole chiede di postare la lettera, io non sono neppure sicura di saperlo fare, ma soprattutto non voglio in quanto non spetta a me, credo.
Perchè non hai parlato direttamente della mafia e non di questa benedetta lettera?

Postare la lettera da sola non significa nulla, poi bisognerebbe postare quello che prima aveva detto Berlusconi, e pure tutte le lettere precedenti. Bisogna entrare per forza su quali interessi si sono toccati da entrambe le parti, su chi è Saviano (per chi non lo conosce bene) e alla fine parliamo di tutto meno che della mafia.
Ci voglio provare lo stesso... vediamo che ne esce fuori, rimane che chiudo appena la cosa prendesse una piega che ho detto più volte voglio evitare.

Citazione:
Presidente Silvio Berlusconi - scrive Saviano - le scrivo dopo che ha accusato chi racconta i meccanismi criminali di essere responsabile di 'supporto promozionale alle cosche'". "Le chiedo solo di fermarsi un momento a riflettere - scrive fra l'altro l'autore di Gomorra - su cosa le sue parole significano per quanti trovano la forza di raccontare e di esporsi, rischiando. Per i clan che in questi anni si sono visti raccontare, la parola ha rappresentato sempre un affronto perché rendeva di tutti informazioni e comportamenti che volevano restassero di pochi. Ciò che vogliono è il silenzio e solo mostrando come stanno le cose si ha la possibilità di fare resistenza".

"Invece di accusare chi racconta avrebbe potuto dire che l'Italia è il paese con la migliore legislatura antimafia del mondo. Di come noi italiani offriamo il know-how dell'antimafia a tutto il mondo. Questo sarebbe stato dare dignità a chi si batte per debellare una piaga, di questo i suoi elettori sarebbero andati fieri. Molti di loro, credo, saranno al contrario rimasti sbigottiti ed indignati dalle sue parole e forse proprio loro potranno aiutarla a smentirle", prosegue lo scrittore.

"Io a questi attacchi oramai sono abituato e continuerò a usare la parola per raccontare, per condividere, per aggiustare il mondo, per capire. Sono nato in una terra meravigliosa, purtroppo devastata, la cui bellezza continua a darmi forza per sognare la possibilità di un'Italia diversa".
Questa lettera presa così da sola, ad una lettura superficiale, sembra dare piena ragione al sig Saviano, ma chi è questo sig Saviano?

La mafia in passato è diventata potente sul silenzio, ma che la gente della strada sappia è importante per combattere la mafia o solo per vendere i libri e film?

Io preferirei-preferisco che le forze dell'ordine sappiano, che la gente parli con queste e che queste siano in condizione di fare il loro lavoro.

Il sig Saviano che è così informato ha prima scritto il libro o prima è andato a raccontare ciò che sapeva a chi di dovere?

Aiuta o ostacola le indagini rivelando particolari che magari fanno capire ai boss che certe cose si sanno?


Edit: spero di averla copiata integralmente la lettera, se manca qualche pezzo fatemelo sapere che modifico
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