Discussione: Equilibrio
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Vecchio 24-09-2006, 19.32.08   #5
Ray
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Una cosa interessante che è uscita è l'identificazione della condizione di equilibrio quando agiscono forze uguali ed opposte (jeze parla di pressioni di ugual misura se non erro). Uguali per intensità e opposte per direzione... poi magari LB ci spiega bene cos'è un vettore...

In effetti la parola "equilibrio" è connessa alla bilancia, quella a piatti, avete presente? I piatti si fermano e stanno allo stesso livello quando i due oggetti hanno lo stesso peso (equilibrio = equa libbra... stesso peso).

Quindi, traslando la cosa nell'umano, un uomo è in equilibrio quando riesce a mettere in gioco forze che bilanciano quelle che subisce. Questo vale a tutti i livelli... fisico, emotivo e psichico.

Guardiamo l'aspetto fisico della cosa, che è semplice. Un uomo è in equilibrio quando, diciamo, non cade... sta in piedi. Quindi o non subisce spinte oppure ne subisce ma lui applica una spinta equilibratrice che gli permette di stare in piedi (la cosa è più semplice a provarsi che a dirsi... se vi fate spingere vedete che per restare in piedi dovete far forza contro la spinta).

Ampliando un pochetto il discorso possiamo dire che ci sono due tipi di equilibrio nell'umano. O meglio ci sono due equilibri diversi che poi vanno integrati in un unico Equilibrio veramente stabile... ma una cosa alla volta.

Il primo equilibrio è connesso all'ambiente esterno. E' la capacità di adattarsi ai mutamenti continui delle situazioni senza "cadere". E' strettamente connesso al movimento, dato che l'ambiente e le sue sollecitazioni cambiano continuamente. Per fare un esempio, sempre fisico, è l'equilibrio che colui che fa arti marziali impara a mantenere in relazione al movimeto degli avversari... egli si deve adattare al loro muoversi, senza però perdere la sua condizione di equilibrio... è un bilanciamento continuo delle forze esterne. L'equilibrio del surfista.

Il secondo tipo di equilibrio è invece di tipo statico. E' connesso alla "centratura" dell'uomo. Quindi una condizione che deve restare immutabile indipendentemente dal variare delle condizioni esterne... qualsiasi cosa accada non importa e non muta il "centro" su cui si pogga l'equilibrio.

Non credo sia troppo difficile rapportare questo su un piano emotivo o mentale...

bon qualche altro spunto c'è... ci torno con più calma, intanto lascio a voi..
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