Discussione: Equilibrio
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Vecchio 22-10-2006, 12.39.21   #15
Ray
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Per cominciare a vedere, da un punto di vista pratico, come possiamo usare sta cosa dell'equilibrio, facciamo meglio ad iniziare dal corpo che, alla fin fine è facilmente osservabile, permette una certa interazione da subito ed è cmq collegato a tutte le altre sfere dell'essere.

Nella arti marziali, ma anche nello yoga e in genere in tutte le discipline "evolutive", dal lavoro sul corpo si scopre prima di tutto che l'equilibrio che crediamo di avere non è per nulla stabile e va a finire che si deve imparare per prima cosa a compiere correttamente alcune "facili" cosette, come stare in piedi, sedersi e camminare. Tutti credono di essere già capaci di ciò, tuttavia chi ha praticato seriamente arti marziali (o yoga) sa cosa intendo. Aggiungo anche, a titolo personale, che una scuola che non si sofferma a lungo e inizialmente su questi aspetti non è una scuola seria (sia arti marziali che yoga).

Iniziamo dallo stare in piedi. Generalmente si crede di essere in grado di assumere facilmente una posizione stabile. Basta stare fermi no?
Invece non è così. L'equilibrio di un corpo umano (unico animale reamente bipede) in piedi è un equilibrio instabile. Infatti esiste a livello corporeo una funzione equilibratrice che è sempre attiva ed è regolata dal centro motore. Tra l'altro porta via un sacco di energia. Questo meccanismo fa compiere al corpo una continua serie di piccoli movimenti involontari che hanno lo scopo di equilibrare la posizione del corpo per mantenerlo in piedi o, semplicemente, dritto. Se questa funzione non ci fosse, che ci crediate o meno, cadremmo più o meno continuamente.

Per sperimentare questo meccanismo è sufficiente stare in piedi un paio di minuti, anche meno, ad occhi chiusi. Provare per credere... si sente immediatamente, sa si fa attenzione, una serie di piccole ma continue e più che percettibili oscillazioni... a noi sembra di stare fermi, in realtà siamo come quei pupazzetti tipo subbuteo (presente?) che oscllano ma restano in piedi, con la differenza che siamo assai meno stabili.

Il fatto che ad occhi chiusi ci accorgiamo del meccanismo e ad occhi aperti no è dovuto al lavoro degli occhi, i quali in modo assai veloce, compensano la messa a fuoco in base anche a questi piccoli movimenti involontari. In ogni caso, se iniziamo a farci caso ad occhi chiusi, poi possiamo facilmente accorgercene anche ad occhi aperti... bon fa un po' nausea, ma è un'esperienza che dice un sacco di cose sulle nostre "certezze"...

vabbeh, già lungo, mi interrompo. Lascio a voi poi proseguiamo il discorso...

Ultima modifica di Ray : 22-10-2006 alle ore 12.42.54.
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