Discussione: Equilibrio
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Vecchio 13-11-2006, 21.09.42   #18
Sole
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Originalmente inviato da Ray

Come è stato notato, in effetti esiste una gerarchia tra i due equilibri. Da una parte si dovrebbe lavorare su entrambi, dall'altra però il secondo richiede il primo... ricordandosi che il vero Equilibrio è la fusione dei due.

In ogni caso concentraimoci prima sul primo. Esso deriva dalla presa di contatto con l'ambiente. Quindi è connesso alla percezione. Migliore questa è migliore è l'equilibrio potenziale. In ogni caso anche un "addormentato" è capace di stare in piedi, almeno in certe circostanze... egli infatti percepisce l'ambiente. Però più si sveglia e meglio percepisce e più percepisce e più il suo equilibrio è migliore.
Ma non solo... come dicevo è un percorso di conoscenza. Infatti non basta percepire l'ambiente ma è necessario anche comprenderlo. Meglio lo comprendo più sarò consapevolemente in grado di mettermi in equilibrio con esso e di mantenere questo equilibrio, perchè comprendendo l'ambiente comprenderò i suoi mutamenti e sarò in grado di apportare la necessarie variazioni alla mia "posizione".

Infatti si tratta di "posizionarsi". Se ci si pensa, da un punto di vista psicologico, questo equilibrio dipende dalla capacità di comprendere il proprio rapporto con l'ambiente... di assumere e mantenere la posizione che esso ci permette, scegliendo anzi la migliore (più stabile) posizione tra tutte quelle possibili.
Ogni tanto mi muovo con i mezzi pubblici, e gioco un pò a stare in piedi senza reggermi e lo trovo naturalmente attinente a quanto dice Ray sopra.
Se si prova ad andare in autobus cercando di stare in piedi e non cadere o sbattere in avanti, la prima cosa naturale che viene da fare è piantare i piedi a terra saldamente fortemente, come si fosse aggrappati. Se si stacca il tallone anche solo di un millimetro ci si sbilancia in avanti e si rischia di acciaccare qualche piede e di creare disarmoniche discussioni...
Aggrappata la pianta del piede a terra (come nelle posizioni di equilibrio in piedi dello yoga) saldamente ferma in un punto in cui il punto di equilibrio possa essere centrale rispetto alla distanza delle gambe basta piegare le ginocchia.. rendersi flessibili al movimento opponendovisi. Sembra strano ma l'equilibrio sembra essere una strana commistione tra morbidezza, flessibilità, movimento e centratura (con-centratura)... ma soprattutto attenzione all'ambiente.. come diceva Ray.
Infatti una volta partito l'autobus, basta stare attenti e percepire i movimenti sgraziati delle ruote e del pavimento, le curve e la velocità e il frenare.. e se si resta flessibili e morbidi nel corpo e soprattutto nelle ginocchia, che rappresentano la capacità di flettersi, di piegarsi, di inginocchiarsi.. l'umiltà, con le piante dei piedi... che rappresentano loro stessi la terra... il radicamento... ecco che in maniera naturale il corpo inizia a seguire l'andare opposto del moviemnto esterno mantenendo il punto di equilibrio centrale interno sempre in maniera tale da non cadere.. a patto che i piedi siano radicati e le ginocchia flesse e l'attenzione sul punto centrale resti alta.
Quindi opposizione flessibile.
Senza concentrarsi su interno ed esterno e allo stesso tempo lasciare andare si acciacca il piede al poveretto vicino ..

ah... se voleste provare .. attenzione alle curve che prendono poi la salita .. lì ci vogliono pure i quadricipidi saldi e radicati.
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