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Vecchio 02-07-2010, 23.46.11   #5
diamantea
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Citazione:
Non capisco cosa intendi per positivo, io interpreto quello che dici con un mentire a se stessi per evitare di soffrire e quindi di crescere. Ma se stiamo parlando di dialogare e farci comprendere dall'altro la cosa non può stare assieme. Se sono io che mento a me stessa come potrà mai l'altro capire?
E' chiaro che parliamo di meccanismi inconsci e quindi incontrollabili, ma il dialogo aiuta anche a conoscere se stessi.
Quando ero adolescente mi accadde un episodio. Stavo male, in qualche modo volevo comunicare il mio malessere alla mia famiglia. Ma lo facevo senza farmi capire veramente. Poi un giorno mia madre mi prestò più attenzione ed io capìì che non ero pronta ad affrontare la questione, non avevo fiducia, non mi sentivo sicura di poter affrontare la cosa come io desideravo o sentivo giusto per me. Così ho sviato l'attenzione e rimandato più avanti nel tempo, in un momento più giusto in cui trovai l'energia per poter affrontare la questione. Mi sono protetta scegliendo il male minore tacendo ed è stato positivo.

A volte si prova a dialogare ma se l'altro non è disposto ad ascoltare si rimanda il momento.
Allo stesso modo non sempre l'interlocutore disponibile al dialogo è la persona giusta che ti fa aprire.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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