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Vecchio 03-07-2010, 00.10.29   #6
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Quando ero adolescente mi accadde un episodio. Stavo male, in qualche modo volevo comunicare il mio malessere alla mia famiglia. Ma lo facevo senza farmi capire veramente. Poi un giorno mia madre mi prestò più attenzione ed io capìì che non ero pronta ad affrontare la questione, non avevo fiducia, non mi sentivo sicura di poter affrontare la cosa come io desideravo o sentivo giusto per me. Così ho sviato l'attenzione e rimandato più avanti nel tempo, in un momento più giusto in cui trovai l'energia per poter affrontare la questione. Mi sono protetta scegliendo il male minore tacendo ed è stato positivo.

A volte si prova a dialogare ma se l'altro non è disposto ad ascoltare si rimanda il momento.
Allo stesso modo non sempre l'interlocutore disponibile al dialogo è la persona giusta che ti fa aprire.
Stiamo andando un pò fuori tema ma una cosa la accenno e cioè che anche in questa esperienza, che per te è stata sicuramente dolorosa, c'è uno spostamento sull'altro che non ascolta e non è la persona giusta. Ma il fulcro della comunicazione non è quanto gli altri ascoltano, semmai questo è un giudizio nostro, ma quanto noi siamo disposti a metterci in gioco e a rischiare.
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In ogni caso, non parlavo di comunicare esperienze e sensazioni (anche se il discorso è connesso) ma proprio di dialogo, e di farsi capire con le parole evitando maggiormente le incomprensioni. Prendiamo il forum. Qui si discute un pò di tutto ma spesso vedo che c'è la pretesa ( sto parlando in generale) di essere capiti senza rendersi conto di non aver fatto alcuno sforzo perchè ciò possa avvenire. Non si può opporre sempre la questione di termini come giustificazione senza rendersi conto che è esattamente una questione di termini.
Se pensiamo al linguaggio come se fosse un codice matematico o come fosse musica, viene spontaneo e naturale dire che non ci si può inventare un risultato che sia causato da quell'esatta combinazione di numeri o note che lo producono. Bisogna in quel caso rispettare delle regole, rispettare le armonie ma allora perchè nel linguaggio ci prendiamo tante licenze, tanta superficialità?
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