Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Allargo il discorso, essere coscienti del proprio ego (perchè annullarlo è impossibile senza morire) ci dovrebbe permettere anche di osservarci nelle relazioni con gli altri. Se me ne frego di ciò che pensano gli altri e incanalo la mia energia in tutto ciò che mi passa per la testa in questo momento non ho controllo sul mio ego, ho un ego a cui ho consegnato le chiavi della mia casa.
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Effettivamente è sorprendente, per chi ha mosso i primi passi verso una presenza cosciente a se stesso, constatare come, a parte quei pochi momenti di lucidità, l'ego sia del tutto autonomo e autosufficiente.
Alle volte passano anche delle ore fra due momenti lucidi, di presenza cosciente, e si vede come per tutto il tempo in mezzo l'ego sia andato in automatico mentre noi "dormivamo", prendendo di sua iniziativa tutte le decisioni.
Sono d'accordo con Uno sulla definizione: è l'ego che soddisfa l'ip.
Ossia è la persona che soddisfa l'importanza di sè stessa.
Se viene lasciata libera (la persona... l'ego... chiamatela come volete), non può essere altrimenti. Ma se invece è tenuta sotto controllo dal padrone, diventa uno strumento in suo possesso.
E a quel punto soddisfa il padrone, non più se stessa.