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Vecchio 29-06-2010, 13.08.53   #27
diamantea
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Per questo il completamento e' meglio della perfezione relativa e consente molto molto di piu' .
Sono sicuro che tuo figlio sapra' fare tutto ed in modo piu' completo che se avesse pensato di poter raggiungere la perfezione in uno o piu' campi .
Il problema e' nostro non certo suo se non glielo trasmettiamo noi anche solo indirettamente .

Nel completamento c'e' una specie di miracolo : le parti riunite in un tutto valgono piu' dei singoli pezzi presi separatamente e sommati .
Questo e' il concetto di olismo ed e' il miracolo dell'identificazione dal punto di vista psicologico
Concordo con te Nike. Penso che la completezza dia un'autonomia maggiore rispetto la perfezione su di un campo.
Anche se è necessario che qualcuno si perfezioni nei vari campi, per dare la spinta all'evoluzione.
Penso che per un uomo perfetto in un campo ci debbano essere molte persone complete nei suoi campi carenti per garantirgli sopravvivenza e sussistenza.
Immagino un ricercatore, che passa la vita in un laboratorio, non può occuparsi di altre incombenze quotidiane ma necessarie. Eppure se non fosse per la sua ricerca non ci sarebbe crescita, evoluzione, scoperte scientifiche ecc.
Lo vedo con il mio compagno, che si è dedicato tutta la sua vita alla musica, si è specializzato e continua a farlo ogni giorno, ma per questo ha rinuciato a tante altre cose che lo interessavano pure, ed ora il risultato è che una parte della sua vita è come vuota, carente di esperienza, di conoscenza.
Io l'ho già detto in altro post, ho imparato a fare molte cose, per certi versi mi sento completa come donna, so fare un pò di tutto e sono molto autonoma, quello che non so fare so dove cercarlo eppure mi sembrava una mediocrità la mia di non essere perfetta in qualcosa. In questi giorni di vacanza ho capito che il mio compito in questa vita è di Nutrice. Devo dare nutrimento a coloro hanno idee, progetti, lavorano tanto in un campo e si devono specializzare in qualcosa. Sia in famiglia che al lavoro io do nutrimento ad un progetto già esistente, lo organizzo, lo porto a termine ma non lo creo.

A questo punto mi chiedo da dove viene fuori questo anelito alla perfezione. E' una spinta sociale o culturale verso tutto ciò che è perfetto a costo di essere finti, artificiali. Di questo se ne è parlato pure a proposito di creme e depilazioni, di seni al silicone, credo che queste tendenze di moda si riallacciano bene al discorso perfezione.

E' forse il ricordo inconscio della Luce di Dio da cui proveniamo che è perfetta in tutti i suoi aspetti? Anche di questo si parla nel 3d dei XXIV Filosofi.
Se così è la perfezione è il punto di partenza da cui nasciamo e che perdiamo proprio per la cacciata dall'Eden e che dobbiamo riconquistare con la consapevolezza man mano che ci reincarniamo e saliamo di livello.
Ho messo troppa carne sul fuoco rischio di bruciare qualcosa...
Sono stata due giorni in silenzio ad osservare il mare e l'orizzonte...
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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