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Vecchio 15-02-2012, 13.58.54   #34
Uno
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Si infatti oppure l'ottimista sognatore vive nell'illusione, e quindi a volte non realizza nulla nel piano materiale. Io punto a favore dell'ottimismo per una questione energetica e perchè la realtà è appunto rea, colpevole. Mia madre disse metti zucchero nel caffè perchè è già tanta amara la vita! In effetti una punta di positività serve e lo dice uno che a volte è abbastanza scuro.
I santi hanno sofferto molto ma erano sempre felici mi sembra, anche perchè Santo significa felice tra i tanti significati.
Poi è ovvio che se riusciamo a sfruttare le ombre accettandole ben venga, ma poi ci deve essere sempre una trasformazione.
Non convieni?
Non capisco perchè estremizzare l'ottimista con il sognatore.
L'estremo esiste come in tutte le cose, ma l'ottimista normale non è un sognatore, semplicemente è aperto alla soluzione anche quando questa soluzione non è ancora visibile.
Il pessimista invece rifiuta di vedere la soluzione anche quando l'ha davanti agli occhi.
Il sognatore scambia quello che immagina con la realtà.
Neanche il realista estremo è una condizione invidiabile.

Io dico che non è bene un pizzico di positività, è bene essere positivi il che non significa dissetarsi con l'aria del mezzo bicchiere che non contiene acqua, significa essere coscienti che ora che ho finito di bere l'acqua del mezzo bicchiere potrei (non è detto ma potrei) trovare come riempire l'altra metà.

Questo significa la storia del bicchiere
Pessimista vede il mezzo bicchiere vuoto
Il realista vede il mezzo bicchiere pieno
L'ottimista vede il mezzo bicchiere pieno e vede un altro mezzo bicchiere che può essere riempito.

L'ottimista, se non è estremista, vede e usa la realtà ed è pronto alle potenzialità
Il pessimista rifiuta entrambe
il realista vede solo la realtà
il sognatore (o l'ottimista estremista che però è, appunto un estremo non la norma) vede solo le potenzialità, ma non usando la realtà in pratica rimane lontano anche dalle potenzialità che non potranno mai concretizzarsi.
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