Visualizza messaggio singolo
Vecchio 19-02-2012, 00.39.32   #61
gibbi
Partecipa agli eventi
 
L'avatar di gibbi
 
Data registrazione: 15-05-2007
Messaggi: 764
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Diciamo che stiamo parlando della tua amica pessimista
Non è facile passare da una parte all'altra, anzi è molto difficile il che non significa però impossibile.
Poi bisogna valutare se uno è realmente pessimista o se crede di esserlo, il che rende la situazione identica dal lato pratico ma diversa circa la possibile trasmigrazione da un lato all'altro.
L'ottimista deve avere qualcosa in più, emanare qualcosa, qui siamo in psicologia e non posso dire troppo, ma è comunque evidente, come dicevo sopra che anche i tratti caratteriali e/o psicologici evidenziano la tipologia pessimista o ottimista di una persona.
Una persona estroversa o quanto meno con facilità alle relazioni interpersonali soddisfacenti non può essere una vera pessimista e viceversa.....

Quindi prima cosa bisogna valutare se uno è realmente pessimista o se crede di esserlo, nel secondo caso (il più comune) è relativamente facile cambiare purchè non si pensi (come appunto dicevi) ai "miracoli" del pensiero positivo. Questi nella migliore delle ipotesi creano un ulteriore strato di condizionamento sopra l'altro strato che rimane e persiste. Nella peggiore permette di ottenere qualche piccolo risultato concreto da ripagare con interessi usurai.
L'unica strada è un onesto lavoro di piccoli passi e prese di coscienza. Bisogna prima destrutturare il condizionamento: "io sono pessimista" e poi da una posizione neutra ricrearsi.
Lo stesso vale anche per chi fosse realmente pessimista per struttura psico-fisica, solo che in questo caso il lavoro è ancor più lungo e faticoso.
Oltre la facilità nel relazionarsi che hai detto essere un probabile indice per escludere un pessimista ....come può uno che si sente pessimista capire se lo è per davvero o se è una finta ?
gibbi non è connesso