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Vecchio 19-02-2012, 12.36.36   #62
nikelise
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
E' per questo che parliamo di ottimista e di pessimista, cioè di persone che pensano ed agiscono con qualcosa in più (ottimo sintetizzandone l'etimologia al massimo questo significa ) e con qualcosa in meno dell'ordinario che è il realista pieno e quadrato.
Poi posso capire, e leggendo i post qui se ne ha la conferma, che la parola ottimismo, complice tutta quella spazzatura new age sul pensiero positivo, ha assunto connotazioni diverse.
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Una persona estroversa o quanto meno con facilità alle relazioni interpersonali soddisfacenti non può essere una vera pessimista e viceversa.....


L'unica strada è un onesto lavoro di piccoli passi e prese di coscienza. Bisogna prima destrutturare il condizionamento: "io sono pessimista" e poi da una posizione neutra ricrearsi.
Lo stesso vale anche per chi fosse realmente pessimista per struttura psico-fisica, solo che in questo caso il lavoro è ancor più lungo e faticoso.
Io credo che alla base , al fondamento dell'ottimista sta un atteggiamento che poi diventa convizione e che e' quel di piu' che avra' sempre rispetto al realista ed al pessimista in grado ancora maggiore ,
alla base sta , dicevo , la profonda consapevolezza di bastare a se stesso sempre e di cavarsela in qualsiasi circostanza .
Questo significa che a prescindere anche da quando si inserisce in un sistema o in un'idea che e' anche gia' stata realizzata e quindi anche se in ritardo ( vedi il passaggio da macchina da scrivere a computer ) lui sa che ne trarra' beneficio con le sue sole forze e capacita' , in qualunque modo .
La conseguenza visibile di questo atteggiamento e poi di questa convinzione e' quella tendenza ad un buono e sano rapporto con gli altri che altro non e' che l'abbandono di una difesa nei rapporti personali .
Sano e buon rapporto con gli altri che non diventera' mai dipendenza o morboso bisogno di contatto che anzi puo' dargli fastidio .

Per avere questo atteggiamento / convinzione bisogna avanzare a piccoli passi ed affrontare e confrontarsi sempre con gli altri e col mondo con fiducia e apertura , imparando di continuo .
Il mosaico alla fine composto dara' l'ottimismo .

Il realista invece manca di questa qualita' ( ATTEGGIAMENTO E CONVINZIONE ) trascendente , perche' trascende la realta' e si limita ad essere attendista e ad esaminare l'esistente senza alcuno slancio verso il futuro visionario nel senso di futuro da immaginare .

Il pessimista addirittura colora la realta' delle tinte fosche che gli servono anche ad eliminare lo sforzo di analisi della realta' .
E' il piu' pericoloso per se' e per gli altri perche' nei momenti di incertezza ti puo' indurre all'errore , farti sbagliare e puo' condizionare negativamente tutto l'ambiente anche tutti i suoi ( dell'ottimista ) collaboratori quando siano incerti .
E' chi di norma non fa nulla , non ha mai fatto nulla o molto poco o ha rinunciato a fare e critica sempre chi ha un'idea e sta per cominciare a muoversi .
Lo fa proprio per avere la scusa di continuare a non far nulla e spera sempre nell'insuccesso di chi fa .
E' lestissimo a giudicare , non perde un attimo a sparare sentenze senza meditare e attingendo ai luoghi comuni .
Vade retro .....

Ultima modifica di nikelise : 19-02-2012 alle ore 12.56.55.
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