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Vecchio 16-02-2007, 23.49.09   #6
jezebelius
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Originalmente inviato da Shanti Visualizza messaggio
Più che aumentati gli episodi a me sembra essere aumentata l’attenzione dei mass media su di questi, perché ci sono sempre stati ma magari non veninvano denunciati, .................................................. .................................... Sono convinta che siano addirittura molti di più di quelli che si leggono sui giornali o si sentono al tg, ma almeno questo è servito a smuovere le acque.

E vedi genitori indignati che urlano contro gli insegnanti (in un caso addirittura una madre ha picchiato la preside) ma non dicono che magari hanno dato la colpa ai figli dicendo loro “Sei tu che devi farti valere”.

E gli insegnati ora corrono di qua e di là dicendo che bisogna fare da qualcosa e che da soli non ce la fanno, per forza hanno i riflettori addosso, e sono gli stessi insegnanti che fino al giorno prima giravano la faccia da un’altra parte nella più totale indifferenza.

Che cos'hanno da insegnare queste persone? Non sono tutti così e meno male, ma ciò non toglie che il livello di insegnamento è proprio basso nelle nostre scuole.
Ci sono molte cose che hai toccato Sha per le quali mi trovi d'accordo.
La questione secondo me che va affrontata, prendendone consapevolezza, è che la scuola, come ogni altro Ente/Istituzione presente nel nostro Territorio, altro non è che lo specchio della " nostra " collettività.
Bene...ci sono i riflettori puntati sulla Scuola e sugli insegnanti ma non dobbiamo dimenticarci che, molto probabilmente, questo è un problema che riguarda la Società e non invece il singolo Istituto( la scuola in genere). Non bisogna dimenticare che la Scuola si trova in Italia ed è l'analisi complessiva del problema che deve essere affrontata, partendo, certo, dagli episodi dei quali oggi sentiamo in giro.
Secondo me , almeno parzialmente, la responsabilità è della Scuola, responsabilità morale per intenderci, ma per l'altra parte è del Settore dell'educazione, introducendo in questo anche la famiglia.
Non sto dicendo che bisogna ridimensionare l'educazione familiare ma quanto meno ri-attribuirle, ma questo mi rendo che è un po più complicato, quel ruolo per cui, di base, si possa arrivare a scuola, e dunque a contatto con altri nello sviluppo delle relazioni sociali, almeno con un fondamento sul quale poi costruire anche l'insegnamento culturale oltre a quello, come è ovvio, relazionale-comunicativo.
Per questo verso, a mio avviso, la scuola ha un ruolo " secondario" ma non ultimo nella preparazione/formazione poichè, in quanto tale, è, o dovrebbe essere, l'istituzione che "accompagna" il futuro cittadino.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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