Discussione: Il perdono
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Vecchio 01-03-2009, 21.44.10   #7
Ray
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Secondo me Gibbi, mancano alcuni punti alla tua lista, per arrivare a perdonare davvero.

Restare nella stanza del dolore si, è necessario. Se non lo si vive tutto non lo si finisce.
Ma quel che serve è l'accettazione. E non parlo solo del dolore, quello lo devi accettare per forza se resti in quella stanza, parlo dell'accettazione di quel che di buono quell'offesa ti ha portato.

Si, perchè c'è sempre qualcosa di buono in quel che ci accade, soprattutto in ciò che viviamo peggio. Chiaro che prima di accettarlo occorre trovarlo... e per trovarlo si deve restare nella stanza del dolore, e vedere come esso ci ha trasformati.
Se qualcuno mi offende - sto facendo un esempio - c'è un qualcosa in me che posso aggiustare e lui me lo ha segnalato.
Gibbi, tu parli di un senso di smarrimento e di precipitazione delle sovrastrutture che, una volta passata la buriana, è una manna... perchè ci permette di ristrutturarci, dopo averci mostrato le nostre rigidità.

Il guaio è che è molto difficile accettare quel che di buono la sventura ci porta, anzi è difficile fin accettare che la sventura abbia un che di buono.
Ma è solo dopo ciò, dopo essersi appropriati di questo bene, che iniziamo a provare sentmenti positivi verso il nostro non più avversario. E' li che inizia il perdono.
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