Discussione: Il perdono
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Vecchio 02-03-2009, 01.26.17   #13
dafne
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
sto pensando che il tradimento è un'offesa tra le più gravi, si soffre visceralmente con tutto l'essere, eppure si è capaci di continuare ad amare, non è indifferenza nè odio ciò che si sente, amarezza, forse senso di colpa per non essere riusciti a capire le esigenze dell'altro, giustificazione per la sua manchevolezza, comprensione di un gesto irrazionale, comprensione per il suo recupero, sofferenza che scema nel perdono che avviene lentamente, e poi subentra quell'indifferenza che è simile all'oblio, al cancellare del tutto l'episodio.
ma se il tradimento comportasse l'abbandono? quale sarebbe il sentimento che proviamo? odio? rancore? desiderio di vendetta? di questo si tratta? come se ne viene fuori, oltre che distrutti, a pezzi, a stracci...proverei invidia per la sua vita migliore, proverei rabbia verso di me incapace di gestire un rapporto d'amore? come si può non amare più chi abbiamo amato fino ad un momento prima? è l'amore che si trasforma in odio per poi tornare di nuovo amore, dopo il perdono?
oppure è l'amore che si trasforma in odio per poi passare all'indifferenza, quando niente ci fa più soffrire dentro? e se anche non torna l'amore di prima si potrebbe provare un sentimento d'affetto...?
penso anche che l'orgoglio ferito, il nostro io oltraggiato, ci fanno soffrire più della perdita dell'amore, sto esaminando i risvolti più bassi e realistici che di certo costituiscono il torbido substrato di chi subisce un'offesa tanto grave e non so darmi risposte
Penso che tu stia confondendo l'apatia con l'indifferenza.

Sinceramente Filo ho riletto diverse volte quello che hai scritto e non riesco a capire esattamente cosa volevi dire, al di là del fatto che non ha risposte

Essere traditi è un gran brutto momento ma per tradire non serve un compagno che sceglie qualcun altro, ci basta anche un'amica che non fà quello che ci aspettiamo da lei, un figlio che decide con la sua testa invece che con la nostra, un genitore che si dimentica di noi il capoufficio che premia chi merita di meno...noi stessi ci tradiamo ogni giorno un sacco di volte e forse quello che diceva Gibbi più su sul fatto che bisogna imparare a perdonarsi non è tanto un darsi un colpetto sulle spalle e passare oltre ma analizzare i nostri passi, i nostri perchè e riuscire a metterli in discussione prima di farlo con gli altri.

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