Discussione: cara mamma
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Vecchio 20-05-2010, 20.05.49   #106
diamantea
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Credo che quello che vorremmo dalle nostre mamme, è qualcosa che non possiamo avere... ovvero che ci dessero attenzioni e affetto che non abbiamo ricevuto da bambine, o comunque non come ne avremmo avuto bisogno al tempo... se non ci sono riuscite allora, potrebbero riuscirci oggi, che siamo adulte?


Secondo me il punto ora è che dal passato non si torna indietro, ma si può fermare la continuità di un copione.
Come? Bisogna innanzitutto riconoscere il limite del genitore che non era perfetto come noi ci aspettavamo, poi in nome di quel limite usare la comprensione e il perdono.
So sulla mia pelle che non è per niente facile ma non è nemmeno impossibile farlo e vale sempre la pena tentare. E' più facile arrendersi.
Non pensate che la vita con mia madre sia facile, anzi è una lotta quotidiana, fra tutti i figli io sono la sua vittima preferita.
A volte ho voglia di passare quel limite invalicabile...
Io sono un muro duro e alto da scavalcare, può dare cornate si rompe la testa. Le faccio effetto boomerang, ciò che mi lancia le torna indietro. Io le dico tutto ciò che penso di bene e di male nei suoi confronti.
Ma poi emerge sempre l'affetto, l'amore dentro di me, voglio o non voglio è mia madre ed è viva e mi da anche cose che a me servono e ricevo solo da lei. E con lei riesco a godere momenti belli che non ritroverò senza di lei. E' il suo modo di amare? Forse.
Mi ha fatto del male in passato? Si tanto, ho passato molti anni a macerarci su, mi ha fatto soffrire moltissimo ma ora faccio macerare lei appena apre bocca e attacca con il solito disco. Piano piano la sto educando ad avere rispetto e contenere quel fiume di parole inutili che riempiono il mio secchio velocemente ed altrettanto velocemente glielo ributto addosso con forza. Soprattutto non mi deve controllare con il senso di colpa, perchè non vi è più spazio nei confronti dei miei genitori. Se ho sbagliato anch'io, e ho sbagliato pure io, ho pagato abbastanza.
Io mi chiedo cosa ho da dare a lei, una donna orgogliosa e superba che non accetta nemmeno un fiore. Eppure è anziana e sola ed ha bisogno di tante cose.
Avrei da dare molto di più di ciò che riesce ad accettare così come volevo fare con mio padre. Lei cmq ha scelto i figli, e bene o male interagisce con noi in qualche modo.
Ci potremmo dare molto di più, ma anche molto di meno. Me lo faccio bastare. Quello che mi esubera lo tengo per me.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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