Discussione: Immaginazione attiva
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Vecchio 19-11-2010, 00.08.20   #6
Ray
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Partiamo da questo, mentre proseguo nelle letture e cerco di raccappezzarmi.

Parli di uno stacco dallo stato cosciente facendo però riferimento alla situazione cosciente specifica.
Per il sogno ci sono, mi addormento e bon, lo stato cosciente lo associo all'esser svegli quindi mi viene faciel.

Ma se siamo svegli lo stacco dallo stato cosciente che significa?
Mi sono risposta, poi eventualmente correggerai, che lo stato cosciente è quello stato in cui tutte le nostre funzioni mentali sono attive. Quindi giudizio, paragone, definizione, comparazione ascolto dell'esterno.

Staccarsi dallo stato coscinete dovrebbe essere la sospensione, senza sonno, di tutto questo, un pò come, sempre se non sbaglio, quando guardiamo le nuvole cercando di non dargli un nome a seconda della forma.

Questa dovrebbe essere la prima fase, fase in cui si lascia che le immagini si formino liberamente senza corrergli dietro in definizioni, etichettature, giudizi, domande ecc ecc

Ci stà?
Se leggi bene Nike non ha detto che ci si deve addormentare, ma che l'analogia tra l'immaginazine attiva e il sogno è data dallo stacco della coscienza. Per l'una avviene tramite il "lasciare andare", per l'altro tramite il sonno. Come dire che esistono alternative al sonno per staccare la coscienza.

Poi, in realtà, stacco è un termine che può dar adito a fraintendimenti... non dobbiamo divenire incoscenti, dobbiamo interrompere tutta una serie di funzioni (azioni) che la coscienza comune compie ininterrottamente. Se le interrompiamo in realtà siamo più svegli, non meno.

Questa tecnica presenta due difficoltà: la prima appunto è mollare la presa, il controllo, lasciare che accada, che le immagini scaturiscano dall'inconscio. La seconda è non seguirle.
Diverrebbe fantasticheria.
Si tratta di restare ad osservare il loro scorrere/modificarsi.

Non c'è nulla di nuovo, Jung non ha inventato niente, semmai ha espresso alcuni concetti in termini moderni e li ha connessi ad un corpus psicologico. Non che sia poco beninteso, voglio solo dire che queste tecniche esistono da sempre. Ne avevamo parlato tempo fa in altri ambiti, non solo quello delle nuvole... osservare i pensieri senza attacarvici e seguirli (ossia fornirgli energia) aiuta a svuotare la mente (non è che si svuota, si placa) e vari altri discorsi connessi.

In realtà a fare bene questa cosa ci vuole energia... in termini gurdjeffiani è necessario un Osservatore che funzioni bene. Quando parte una fantasia ci si dovrebbe "mettere di lato" e stare li a guardare il corteo senza interferire in alcun modo, o perlomeno senza interferenze mentali, come giudizi su quello che si vede (bello/brutto, giusto/sbagliato, dovrebbe esserci/non dovrebbe esserci, cosa vorrà dire ecc.ecc.) e si dovrebbe anche registrare lo stato emozionale che queste immagini producono. Insomma, come dicevo, un Osservatore coi fiocchi.

Comunque è un'ottima cosa. E senza provare non si impara di certo.
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