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Sogno di ristrutturare la casa che è lontana dai centri abitati.
E' un vero e propio cantiere, grande, tanto grande man mano che mi aggiro per i vari ambienti. Ci sono gli operai, si discute del montaggio del piano cottura, che fa parte di un blocco preso a prezzo speciale perchè in esposizione. E' tutto coperto dal cellophane e apro il frigorifero. Mi accorgo che lo sportello non chiude bene. Chiamo uno degli operai, lo faccio presente e dice che dipende dall'essere stato imballalto per troppi anni in deposito, che tutto non si può avere.
Mi rammarico, è un pezzo importante, vi si conserva il cibo e sono contrariata, la mia gioia è turbata.
I lavori proseguono, fanno le prove per l'incasso sempre del blocco cottura che è molto largo. Lo spingontro la parete, lo scopro un pò, è tutto in muratura, comodo, solido. Pregusto già di usarlo per dare il meglio di me stessa, tanto più che ha due piani cottura, poco distanti.

Mio ex marito pensa a tutto, a dirigere i lavori, io devo solo scegliere ciò che mi piace.

Esco fuori, dal lato sud, il sole è alto, mentre dentro era con pochissima luce, come in un capannone con solo muri interni senza finestre.
Ammiro l'ampiezza del terreno attorno alla casa, e a est mi si apre davanti la vista di una spiaggia solitaria come fosse privata, con dolci insenature e con l'acqua del mare che vi entra alla giusta distanza dalla casa. Rapidamente calcolo che anche col mal tempo non rappresenterebbe un pericolo per l'abitazione.

Sono molto felice nel sogno, piena di stupore per l'enormità degli spazi a mia disposizione e per l'assoluta tranquillità del posto. E poi ho ancora mio marito accanto, rassicurante, che pensa a tutto ed io dovrò solo godermi quel magnifico posto in allestimento.