Discussione: Punti di osservazione
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Vecchio 01-12-2011, 13.14.10   #22
griselda
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Sempre osservando ho scoperto di aborrire parole difficili modo di esprimersi che denota cultura.

Quando nell'età dell'adolescenza ho iniziato a portare dei nuovi vocaboli in casa la reazione è stata di rifiuto, mi veniva detto "parla come mangi" appena ci provavo al che con il tempo desistetti sentendomi sminuita nel mio tentare di uscire dal luogo comune famigliare.

Ma andando ancora all'indietro ho visto che c'era una vera avversione da parte genitoriale femminile disprezzava proprio chi parlava forbito.

E dentro di me c'è questo rifiuto, lo stesso che mi fa sentire a disagio ad usare parole e vocaboli nuovi che incontro lungo il mio percorso vitae.
Se unso certi vocaboli mi sento goffa fuori luogo ed ho paura di essere ripresa questa la sensazione.
Questo penso sia uno dei motivi che non mi permettono di comprendere uno scritto che usa terminologia fuori dal mio accettato vocabolario, precludendomi la comprensione del testo. Mi sono resa conto che leggendo mi sale rabbia la stessa che annacquando la materia grigia e dirotta l'attenzione al di fuori del testo.

Poi il non capire mi riporta amara esperienza infantile dove la bocciatura in seconda elementare dopo l'esame a settembre ha scalfito l'autostima creando una credenza di incapacità a capire.
Ma prima ancora mi porta ad avversare la matematica che veniva introdotta violentemente in me a suon di sberloni ad ogni piccolo errore.
Quindi difficoltà a capire= ricordo di punizione-->paura/ansia--> sofferenza

Difficoltà a capire testo complicato---->rabbia--->
impossiblità poi a capire--->sentimento di non accettazione...e discriminatorio
Per quel che riesco a vedere per ora
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