Discussione: Apologia di Socrate
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Vecchio 02-12-2010, 19.23.18   #9
dafne
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VIII) Alla fine sono andato dagli artigiani: siccome ero intimamente convinto di essere per così dire del tutto ignorante, mi immaginavo che essi sapessero invece molte e belle cose. Per la verità in ciò non mi ero ingannato: essi sapevano in effetti molte cose che io non sapevo ed erano per questo più sapienti di me.
Ma, o cittadini Ateniesi, anche i valenti artigiani mi parvero avere lo stesso difetto che avevo riscontrato nei poeti: per il fatto che era in grado di far bene il suo mestiere, ciascuno credeva di essere espertissimo anche negli affari di Stato, e questa presunzione offuscava il suo reale sapere.
Così io mi domandavo, in nome dell'oracolo, se mi stava bene di essere così come sono, cioè del tutto ignorante rispetto alle cose che loro sanno, ma non ignorante della mia ignoranza come loro lo sono della propria, oppure se avrei preferito avere l'una e l'altra caratteristica riscontrata in loro.
E alla fine risposi a me stesso e all'oracolo che mi andava bene di essere così come sono.

Ultima modifica di dafne : 02-12-2010 alle ore 19.34.14.
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