Discussione: Apologia di Socrate
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Vecchio 07-12-2010, 02.01.43   #23
dafne
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XXII) Ma qual'è dunque il motivo per cui molti traggono piacere dal passare molto tempo insieme con me? Lo avete sentito, cittadini Ateniesi. Vi ho detto tutta la verità quando spiegavo come ai miei ascoltatori piace sentir interrogare quelli che credono di essere sapienti, ma non lo sono, perchè è questa un'esperienza tutt'altro che sgradevole. E questo mi è stato ordinato di fare dal dio, come io sostengo, sia mediante degli oracoli sia mediante dei sogni, insomma, in tutti i modi in cui anche altre volte la volontà divina si è resa manifesta a un essere umano affinchè compisse qualche azione particolare.
Tutto ciò, cittadini Ateniesi, è una verità facile da dimostrare. Se è vero infatti che io corrompo i giovani e altri ne ho già corrotti in passato, è da pensare che alcuni di questi, con il passare dell'età, dopo aver compreso che io ho coinsigliato loro qualche cattiva azione durante la giovinezza, ora, presentandosi in questo tribunale, sarebbero qui ad accusarmi e a prendersi la loro vendetta o, se non volessero farlo di persona, che ci sarebbero qui alcuni dei loro congiunti, padri, fratelli e parenti vari, memori dell'accaduto e decisi a farmi pagare il fio del male eventualmente fatto a un loro caro. Comunque io vedo che sono qui presenti molti di loro: in primo luogo Critone, mio coetaneo e dello stesso mio demo, padre di Critobulo; poi Lisania del demo di Sfetto, padre di Eschine; e ancora Antifonte del demo di Cefisia, padre di Epigene. Ne sono poi presenti degli altri i cui fratelli hanno avuto rapporti con me: Neostrato, figlio di Teozotide, fratelolo di Teodoto (Teodoto d'altra parte è morto, cosicchè almeno lui non potrebbe averlo indotto con le sue preghiere a non accusarmi); e poi Paralo, figlio di Demodoco, di cui era fratello Teagete; e ancora Adeimanto, figlio di Aristone, fratello di Platone; infine Eantodoro, fratello di Apollodoro. Io potrei nominarne anche molti altri, di cui bisognava pure che Meleto presentasse qualcuno come testimone in primo luogo nella sua accusa. Ma se allora la cosa gli è sfuggita, lo presenti pure adesso, io non ho obiezioni, e parli, se ha qualcosa da dire. Ma, cittadini, scoprirete che le cose stanno tutte al contrario, e cioè che tutti sono pronti a venire in aiuto a uno come me che li avrebbe corrotti o avrebbe corrotto i loro congiunti, come Meleto e Anito sostengono. Anche se quelli che sono stati personalmente corrotti potrebbero aver forse ragione di volermi aiutare, quelli che non ne furono toccati, vale a dire i parenti, uomini ormai di una certa età, che motivo hanno mai di venirmi in soccorso se non il retto e giusto motivo che sono consapevoli del fatto che Meleto mente e che io dico invece la verità?
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