Discussione: Tieme Ranapiri
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Vecchio 26-03-2006, 23.24.34   #6
Kael
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Originalmente inviato da Haamiah
Ciò che più mi colpì fu il fatto che la poesia fosse attribuita a un maori,
questo mi fece riflettere sul fatto che le 'intuizioni' e la saggezza di un uomo, senz'altro illuminato, ma appartenente a una ciiviltà considerata 'primitiva' dall'uomo civilizzato, fossero in realtà di molto superiori a quelle di un 'comune' uomo moderno. A questo punto mi chiedo, è più importante intellettualizzare, dopo aver letto miliioni di libri scritti da altri uomini, magari facendosi dellle pazzesche s.... mentali, per giungere a un qualche bagliore di verità, o forse si può giungere allo stesso punto, se non più lontano, semplicemente 'connettendosi' direttamente alla Fonte.
L'uomo "primitivo", abituato a vivere a stretto contatto con la natura, mantiene sicuramente 'intatta' la sua essenza... ossia egli è così com'è... spontaneo... appare sempre "se stesso".
Diversamente, l'uomo moderno, dotto e studiato, è innegabile che si sia costruito la sua bella 'personalità'... e questo gli impedisce di essere se stesso nella sua essenza...

In sintesi, l'uomo primitivo lavora sull'essenza e tralascia la personalità.
L'uomo moderno lavora sulla personalità e tralascia l'essenza.

In entrambi i casi, direi che manca un pezzo... ossia spiritualizzare il corpo e materializzare lo spirito... altrimenti si resta comunque incompleti...
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