Discussione: Anima
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Vecchio 12-01-2007, 13.29.46   #65
Astral
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Allora dico la mia, anche se so che gia la pensate diversamente, uno scambio non fa di certo male, poi ognuno può tranquillamente rimanere della propria opinione no?

Se veramente fosse vero che partiamo tutti con le stesse condizioni di partenza, la saggezza del Padre avrebbe permesso che tutti avessimo un posto dove vivere, e che tutti potessimo evolvere allo stesso modo.

Cosi non è, non solo perchè alcuni uomini scelgono diversamente, ma perchè alcuni sono impossibilitati o vengano impediti dai loro confratelli. Vista da quest'ottica la costruzione dell'anima non è imparziale per tutti, pensiamo ai bambini che nascono o muoiono, o a quelli che muoiono prematuramente( se ho una sola possibilità quanto meno devo avere almeno il tempo di scegliere liberamente).

Spesso vedo in ogni religione, un accanimento a volte marcato, a volte molto sottile, riguarda a persone che non scelgono un sentiero spirituale, ed una certa meritocrazia per coloro che lo percorrono.

mi spiego meglio...

Secondo l'ottica di un cattolico chi non segue determinati precetti perde l'anima, secondo alcuni dipinti di ortodossi, solo loro in paradiso, etc..

Chi lo decide che perde l'anima? Dove sta scritto che chi non si costruisce un anima sulla terra non abbia un'altra possibilità o forse più di una?

La misericordia di Dio è infinita, e a mio avviso non tutti mai riusciranno in una sola a vita a costruirsi un anima.

La spiegazione è che molti uomini pensando ad una sola possibilità, sono spronati maggiormente a seguire un sentiero spirituale rispetto ad altri che magari perdono tempo.

Oppure questo sentiero spirituale costa talmente tanti sacrifici, che spesso ci si permette di dire ad altri che sono nel disinteresse totale, che andranno all'inferno, o che la loro anima si spegnerà, la forma cambia a secondo della religione ma il contenuto è lo stesso.

Le differenze ci sono?

No. Per Dio siamo tutti uguali, quello che cambia, è quanto uno decide di avvicinarsi o allontanarsi e questo comporta che un anima più evoluta sicuramente dovrà fare un percorso più breve, rispetto ad un anima più involuta che sarà costretta a causa della sua densità vibrazionale a fare un percorso piu lungo( e piu doloroso).

Per cui lo sviluppo della consapevolezza deve essere sempre dato in piena libertà alla persona, senza la minaccia dietro l'angolo( palese o sottilmente velata) dell'inferno, o dell'oblio eterno.

Ovviamente è un discorso impersonale che faccio, spero di aver dato spunto per la ricerca interiore, e sulle vere motivazioni che dovrebbe veramente spingerci( il viaggio verso l'evoluzione, e non la sopravvivenza).

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