Discussione: Realtà vs Irrealtà
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Vecchio 24-05-2006, 23.21.37   #3
SunSet
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Citazione:
Originalmente inviato da Kael
La possibilità di percepire un fenomeno, basta a garantire la reale esistenza del medesimo?
secondo me, no. e penso a tutti i piccoli grandi equivoci quotidiani, che ci fanno percepire situazioni nettamente diverse da quelle effettive.
e poi, non è vero nemmeno il contrario: io non so se in Kenya esiste un lago, non lo percepisco, ma magari c'è.

Citazione:
Originalmente inviato da Kael
i sogni.
il mondo onirico per me è altrettanto reale di quello materiale. come dici tu,
Citazione:
l'esperienza vissuta era totalmente priva di realtà...Eppure l'esperienza è stata percepita e vissuta senza alcun dubbio: essa era veritiera e concreta.
però non credo a spazio e tempo come coordinate della realtà, per me sono solo convenzioni di QUESTA realtà, dell'essere materiale. quindi, permanenza e impermanenza non dovrebbero riferirsi a spazio e tempo. altrimenti, tutto sarebbe irreale tranne il Padre Celeste (e se tutto il Creato fosse solo un Suo Meraviglioso Sogno?).

ma guarda com'è strana la vita: dopo tutta sta discussione, arriviamo alla stessa conclusione, cioè che
Citazione:
Originalmente inviato da Kael
si dovrebbe considerare la condizione temporale come un qualcosa di necessariamente Irreale. Solo ciò che permane, che dura al di fuori del tempo, è Reale, e per esserlo deve per forza versare in una condizione di atemporalità. Quindi la Verità è Immutabile ed è identica a se stessa, Assoluta...
Ma questo al contempo non può vietare l'esistenza di determinati fenomeni in uno spazio-tempo definito... Come dire, è tutta una questione di Coscienza...
Più la coscienza è elevata ed espansa, più si scorgono come irreali quei fenomeni che invece da coscienze inferiori sono considerati reali, e viceversa.
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