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Vecchio 17-03-2011, 20.27.41   #6
Ray
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Guardandomi in giro vedo che lavoro più o meno inizia a girarne, ma come ha detto un rappresentate locale di associazione artigiani, con cui condivido la tesi, si ricomincia a fare di più con meno.
In pratica le piccole aziende ricominciano ad aver commesse di lavoro, ma hanno paura ad assumere o a occupare anche provvisoriamente personale. Preferiscono fare meno lavoro, farlo con straordinari, far aspettare, magari pagare penali... ma non rischiano di prendere gente oltre ai soliti che hanno già in organico.
Questa è una situazione che più o meno esiste sempre, solo che normalmente se una azienda, piccola o grande che sia, riceve proposte ad un certo punto decide di fare piccoli passi oppure rifiuta il lavoro in più. Oggi si cerca di non rifiutare per i tempi di vacche magre da recuperare o che si temono per il futuro, ma non si investe in tal senso.
In soldoni le aziende vivono alla giornata prendendo quello che possono senza pianificare troppo.
Questo è un altro effetto di quella che io chiamo "crisi economica fittizia", paralizzare i medio-piccoli.
Comunque beghe politiche a parte (tipo elezioni anticipate e robe simili che influenzano sempre) qualcosa dovrebbe ricominciare a muoversi, man mano che sale il lavoro le piccole aziende devono decidere se ricominciare ad assumere o rifiutare.
Porto il mio esempio personale perchè, oltre a confermare quanto dici, mi permette forse di approfondire l'aspetto psicologico della questione... aspetto che ritengo anch'io sia indotto e che rallenta di molto una possibile ripresa.

Devo prendere qualcuno a tempo determinato... non è che posso scegliere tra far fare straordinari (che comunque pago in una buona misura... la cosa del recupero è una fregnaccia, lo puoi fare con qualche ora, ma quando poi si accumulano prima o poi li devi tirare fuori) e assumere, devo proprio assumere. Anche perchè ci son le ferie estive da fare e noi garantiamo servizi continuati. Insomma serve il classico sostituto estivo più anche uno sfogo per il lavoro che è un po' cresciuto.
Finora, dato che si, c'era un piccolo incremento, ma non si sapeva per quanto e quanta roba effettivamente, concorde con tutti, non ho preso nessuno (e tutti si son fatti carico). Adesso però (non adesso, da qualche settimana) è evidente che non posso fare altro.

Osservandomi ho notato che ho delle forti resistenze a fare questa assunzione. Un po' sono sensate: la tipologia dei servizi che offriamo richiede una formazione specifica piuttosto ampia (per il nostro livello) e quindi mi secca sempre un po' l'assunzione a tempo determinato perchè si tratta sia di abbassare temporaneamente il livello del servizio, sia investire in formazione per qualcuno che poi molto probabilmente non posso tenere. Quindi tendo a prendere qualcuno se ho una seria speranza di poterlo poi confermare finito il giro delle sostituzioni, magari per un numero di ore inferiore. Negli ultimi due anni ci sono riuscito (quindi creando due posti di lavoro).
Però vedo che ho anche altre resistenze, che non trovano spiegazione nel razionale. I numeri parlano chiaro: devo assumere. Però ho un po' paura e credo seriamente sia indotta dalla situazione esterna.
Per carità, a mare le paure irrazionali e assumo. Ma il discorso è un altro: io credo di essere uno che, nella media della popolazione, è capace di osservarsi un minimo meglio. Nonostante ciò devo compiere una certa fatica per vincere le pressioni indotte. E comunque qualche danno hanno fatto (in altri anni avrei già qualcuno da un paio di settimane). Moltiplichiamo questo per praticamente tutti ed eleviamolo a potenza per tutti quelli che vanno dietro alla corrente senza farsi troppe domande e vediamo la ripresa che non abbiamo e potrebbe esserci.
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