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Vecchio 16-12-2007, 16.54.36   #58
jezebelius
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Se Kael ha detto che sono incomplete allora non concordo con lui. Se è una tua interpretazione allora non concordo solo con te. Se sono Vie sono complete, se sono incomplete non sono Vie.

Da quel che scrivi mi pare di cogliere un ricercare se esistono vie migliori di altre e quali. Secondo me ciò non ha senso. Se una Via è una Via è perfetta in se, siamo noi che non lo siamo e quindi possiamo essere più o meno adatti ad un certa, specifica Via. Quindi ecco che esisterà la Via migliore per te e quella per me e via così... anche la velocità: dipende tutta da chi viaggia, mica dalla strada.

In ogni caso un confronto forse aveva senso moltissimo tempo fa. Per come la vedo io, oggidì c'è poco da far gli schizzinosi, tipo questa mi si veste bene, l'altra meno (che poi è IP)... si è già incredibilmente fortunati a trovarne una, intendo una vera, viva, che stare a cincischiare è solo tempo tolto al Lavoro.
Citazione:
Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Cosa significa seguire una via con il corpo, con la mente e con l'anima?

Con la mente studiando, con l'anima sentendola e con il corpo??

Credo che il discorso attuale volga sempre allo stesso punto: ovvero che quelli più svegli, prendono un po' qui e un po' li, soltanto pochi al limite prendono "il meglio " di ogni percorso complementare, mentre gli altri invece appunto prendono un sentiero in base agli adattamenti della propria personalità.

Certo se una Via ci mette dei dubbi è giusto riflettere se è il caso di percorrerla, voglio dire che facciamo percorriamo una strada forzatamente?

Più che altro nessuno percorre la via, perchè si rimane sempre a livelli ideologico e teorico.
Faccio un esempio:

Si parla molto di Cristo, di pace mentale etc. etc., ma nella vita di tutti i giorni non si vive una vita spirituale.

Quindi una via di solo corpo, o di sola mente, o di solo cuore è sempre fallimentare?

Però percorrere una via che comprenda subito tutte e tre non è più dispersiva?
Da quel che ho capito, Astral le Vie, quelle cioè individuate da Gurdjeff, proporrebbero un percorso però " parziale ", nel senso che spesso, ad esempio una di queste vie " dispone " lo sviluppo di una delle parti ( appunto o il corpo o il cuore o la mente )tralasciando le altre.
Per rispondere poi un attimo a Ray dico che ho tratto la conclusione di una mancanza di completezza delle Vie, da quel che Kael ha postato all'inizio della discussione; è inutile anche che lo riporto .
Ad ogni modo mi pare di aver capito che, tornando a fare degli esempi, la Via del fachiro " si preoccupi " maggiormente del corpo e poi probabilmente il resto ( il cuore e la mente ) li prenderà, come elementi da sviluppare, successivamente. Idem dicasi delle altre.
La Quarta Via, invece, tende a sviluppare i tre " pezzi " contemporaneamente, anzicchè, come altre, in successione. Da questo avevo tratto la conclusione probabilmente erronea di un percorso più " veloce " se vogliamo, non che sia migliore. Anzi una Via è buona in proporzione a quanto ci mette l'allievo.
Del resto, come si suol dire " Ad ognuno il suo" che credo valga anche per la Tipologia di una Via che si vuole seguire.
Per questo verso allora parlerei non di dispersione, nel senso che viene inteso oggi ossia " sai fare tutto e non sai fare nulla " ma di integrazione, come appunto presenta la "Quarta Via", che come ha detto Uno è una sintesi, più o meno, di ciò che anche, nel tempo , è stato "perso".
Per quel che riguarda una spiritualità anche nel quotidiano, non credo che sia difficile da aversi, anzi forse è proprio nella società,a contatto con la materia quindi, che questa ( una ) spiritualità può svilupparsi, come pure il resto. Pertanto, forse, essere immersi nella realtà che ci troviamo a vivere può essere un buon mezzo di integrazione fra i vari aspetti/pezzi che ci interessano.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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