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Vecchio 27-09-2008, 22.37.01   #68
centomila
Ristruttura la casa
 
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Due parole sull'osservazione di se stessi.

In una certa misura, quest'azione, è sinonimo di civiltà ed è una importante chiave evolutiva. Credo tutti condividano che non c'è nulla di più invicile di una persona che non si accorge di ciò che sta facendo. In particolar modo quando gli impulsi più animali prendono la mano.

Non appena, tuttavia, la persona si guarda accade un immediato miglioramento. Vedo questa cosa in tutta la sua certa e vera prospettiva sul mio figlio maggiore. Quando si fa prendere dalla rabbia o da una emozione particolarmente negativa mi basta dire: ehi, guardati, calmati, osservati, e il miglioramento è istantaneo.

Ciònondimeno sono altresì convinto che, se l'osservazione di sè durasse tutta la giornata di veglia o, anche, alcune ore, il risultato sarebbe del tutto spiacevole. La mente, ipotizzo, cederebbe di fronte a siffatto sforzo.

L'unica cosa che potrebbe convincermi del contrario sarebbe il racconto di qualcuno che ha praticato il ricordo di sè per tutto l'arco della giornata di veglia. Magari per più giorni di seguito.

Allora, forse, potrei credere che tale sistema non è nocivo.

E, sempre a proposito di Gurdjeff, approfitto del post per esprimere anche un'altra perplessità: come mai una scuola che promette nientepopòdimeno che la libertà non ha maggior successo? E come mai, soprattutto, non si conosce nessuno "scolaro" che può vantare di aver conseguito il diploma? Ergo essere arrivato alla meta? Lo stesso Ouspensky ci dice solo che Gurdjeff lo convinceva ma non che aveva sperimentato, vittoriosamente, il suo metodo.
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L'unico vero insuccesso nella lotta consiste nello smettere di combattere.
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