Discussione: Birmania
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 29-09-2007, 23.46.05   #11
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Dunque, dunque...
Una botta alla botte ed una al cerchio.

Sovranità di chi? E su quali basi? Perchè come ho scritto sopra nel 1992 (se non erro, vado a memoria) libere e democratiche votazioni del popolo avevano decretato la volontà di avere al governo Suu Kyi (premio nobel per la pace). Quindi, tanto per fare un esempio, dittatore per dittatore in Irak si e In Birmania no?

D'altro canto...

La vicinanza, sia fisica che commerciale e di metodi con la Cina impone una certa cautela nel decidere un'intervento deciso e rapido, stessa cosa che impedisce un intervento diretto in Tibet.

Comunque..

Quando sopra dicevo se gli altri governi possano e debbano fare qualcosa mi riferivo a possibili sistemi economici.
Sanzioni e blocco dei commerci a lei e a chi mi impedisce di aiutare quella gente e questo vale pure per il discorso Tibet, non violento... e forse più efficace se il contrabbando per sotto non inficia il risultato.
Mhm...hai ragione Uno. Sicuramente!! Non giustifico le " non azioni" in aiuto della Birmania ci mancherebbe.
Però il problema della sovranità è una questione abbastanza importante. Nel senso che, nel Diritto Internazionale, questo connotato assume una rilevanza enorme.
Ora non ricordo la norma però posso dire che, pur essendo il diritto Internazionale basato su norme consuetudinarie - ossia quella norme che vengono " accettate " generalmente dalla maggior parte degli Stati - è ancora un Diritto " giovane ": ha solo una 60ina d'anni più o meno.
Da questo punto di vista molte cose, rispetto ad un diritto interno, sono ancora, più o meno, nel limbo.
Senza andare oltre, tornando al problema, prima si attribuiva allo Stato che esercitava il potere, un diritto assoluto sia per quanto riguarda il territorio ( i cui cittadini erano/sono compresi ) e sia per quanto riguarda il sistema che tale Stato vuole adottare.
La sovranità, in questo caso, si basa su un Principio ossia " ciò che lo Stato fa sul suo territorio non può fare sul territorio di altro Stato"!
Cioè, in parole povere se l'America volesse intervenire in altro Stato - portando anche aiuto mediante forze militari - dovrebbe avere il consenso da parte di quello Stato o altrimenti, se questo non lo concede e la situazione è grave, " solo " mediante un intervento della Comunità Internazionale la quale potrebbe giustificare, per cosi dire, l'invasione/accesso da parte di chi vuole portare aiuto.
Dicevo che prima la Sovranità era considerata diritto assoluto. Ora mediante trattati e patti ( che alla fine son quelle norme consuetudinarie che hanno preso, in un certo senso, forma ) è stato mutuato questo " fare quel che si vuole " a qui Valori di giustizia, di cooperazione e solidarietà tra i popoli. C'è da dire anche, se non erro, che chi non è firmatario di tali " patti ", come dire, è escluso dall'osservazione di questi anche se ad oggi solo pochi Stati non hanno firmato.
Ad ogni modo da questo scenario che contempla la sovranità si apre un mondo di domande e cioè per prima: E' stato disconosciuto quel Governo nel 1988 dalla Comunità Internazionale? Se lo è stato allora questo potrebbe essere un ulteriore presupposto a che l'ONU si attivi. Non so se al momento lo abbia fatto( per questo sopra dicevo che la Comunità Internazionale al momento è solo sulla carta nel senso che oltre a contare poco o nulla, quel che fa lo fa pure lentamente ).
Questo, in generale, per la parte del diritto ( che ho riguardato poichè ricordavo poco, sinceramente ).
Ad ogni modo anche le sanzioni economiche, passano per prime al vaglio dell'ONU come prima misura nei confronti del trasgressore. Fino a quando non se ne discuterà in sede non credo che saranno prese misure. Ricordiamo poi che più o meno tutti i Paesi che presiedono l'assemblea dovrebbero essere d'accordo, per primi quelli che la presiedono in maniera permanente ed hanno il diritto di veto ( come la Cina o la Russia ad esempio, mi pare, in entrambi i casi).
A mio parere insomma poche misure e quelle che ci sono le si fa decollare in tempi abbastanza lunghi e dunque ecco le conseguenze: inattività e quasi inerzia.
Poi è ovvio che in questo scenario si creano disfunzioni del sistema sia per quanto riguarda le sanzioni e sia per quanto riguarda, in casi estremi, interventi militari.
Peraltro l'America è intervenuta in Irak non per mandato ONU quanto, invece, per soddisfazione personal/economica, visto che la prima affermazione dell'ONU fu quella di non intervenire poichè si poteva aspettare. Ma l'America per ovvie ragioni dissentì pienamente portando motivazioni che grosso modo agiravano l'ostacolo ( tipo portando prove, poi verificatesi infondate, di possibili minacce etc ).
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso