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Vecchio 25-06-2008, 01.36.21   #7
Grey Owl
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Astral, anni fà morì mio padre dopo una lunga malattia incurabile e maligna. Ti parlo come se parlassi a me stesso, vedo molte analogie con la tua situazione.

Quando morì mio padre piansi in solitudine davanti al suo corpo freddo, ricordo che mi presi cura del suo vestito e gli parlai di come mi mancava e che la morte era la sola via di uscita per terminare la sua sofferenza. Trattenni le lacrime in presenza di altre persone, ricordo che lo ritenevo un senso di debolezza, non volevo che mi vedessero piangere, era un dolore privato che non volevo condividere con altri.

Astral, hai trattenuto le lacrime perchè serviva occuparsi dei problemi burocratici, ma il lutto è presente, come non potrebbe. Il cinismo di cui parli è una sorta di protezione, anche quella sensazione di limbo emotivo, come se quello accaduto non fosse vero, è una protezione perchè a volte è difficile gestire il dolore della perdita.

Da febbraio hai avuto modo di prepararti per affrontare in modo più razionale la perdita di tuo padre. Hai smosso qualcosa, lo hai fatto ritornando coi pensieri, rivedendo il video, ci saranno altre occasioni. Il pianto liberatorio aiuta a sciogliere emozioni messe da parte, oggi puoi cominciare a ricordare, uscire da quel limbo di ricordi.

Giorno dopo giorno i ricordi torneranno alla mente, le occasioni ci saranno per ricordare, in quei momenti le lacrime scenderanno e qualcosa dentro si scioglierà.
Questo è bene, affrontare il lutto poco alla volta, per come si può, portando fuori le emozioni, attraverso i ricordi di tuo padre scioglierai quel dolore che è stato messo in disparte.

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