Discussione: Guida centrale
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Vecchio 03-10-2010, 11.57.18   #5
webetina
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Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
Così il mezzo utilizzato per procedere passo dopo passo è inefficace (fare la strada da un luogo all'altro) ma se usato per volare da quel luogo all'altro ti sarebbe utile.

Il percoso fugge alla vista perchè il mezzo non è adeguato al suo uso, il feeling è difficile per l'uso che ne vuoi fare.
Quello che hai intuito è assai forte e non riesco ad elaborarlo. Posso dire che è in me la tendenza a precorrere i tempi, nel lavoro è stata una costante, ho trasformato l'attività nei momenti giusti ma solo perchè avevo anticipato gli eventi, e c'è sempre qualcosa che coltivo parallelamente alla routine, che mi dia le basi per una nuova svolta, o alternativa.
Anche nei confrotni della morte cerco di fare lo stesso, sento dentro di me di dovermi preparare di continuo nel caso mi cogliesse all'improvviso. Chi ha vicinanza con me trova continuo stimolo al rapporto, difficlile che si annoi, ma questo ha un prezzo per l'amplificazione esagerata con cui vivo questo stato di proiezione nel futuro, la mia mente è accelerata, c'è l'ansia di dovermi distaccare dal momento, vedo come nemico l'attaccamento a ciò che già ho, e quindi devo rimotivarmi di continuo, mi dò la ricarica da sola, prima ancora che sia scarica, le fasi non sono umane.

Non so nemmeno io se c'entra il discorso, ma la tua pensata è notevole. Grazie Grey

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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Due coincidenze: la prima è che questa parte mi ricorda quando lui è morto l'abbiamo sistemato nel lettino che era mio dove dormivamo insieme io e te, la luce era accesa ed era un baccano. Ebbi discussione con la mamma al solito anche in quel frangente...
Quando finalmente siamo andati tutti a riposare era proprio l'una e mezza.

L'altra: proprio stamattina la madre nostra mi ha raccontato di un episodio in cui lui andò a Siracusa e si portò lei e la sorella...
Non ho ricordo ne dell'una nè dell'altra cosa coscientemente, è un blocco solido la morte del papà e lo scontro con lui prima, come pure la mia assenza nell'ultimo periodo della sua vita. Tanto non ho voglia di scongelare, e di continuo egli è presente nei mie sogni, pacifico e accomodante. Non mi basterebbe il resto della mia vita anche se fosse lungo, vorrei potere accettare che sia così, non è colpa di nessuno, ma non è giusto che il mio tempo debba essere ancora rubato dalle dinamiche del passato. Io e papà ci incontriamo nel sogno, e man mano facciamo la pace. Infondo potrebbe essere una strada migliore della terapia, e fa meno torto alle mie energie. So da pò di tempo che devo accettare questi incontri, e ormai mi accade che vado a dormire preparata alle scene e agli incontri, ho perfino qualche momento di sogno lucido. Mi sto concendendo questa seconda dimensione come opportunità e serenamente, prima o poi forse metterò un pò di più nella coscienza. Saluti a Mimmetta bella, e alla sua Padrona

Ultima modifica di webetina : 03-10-2010 alle ore 12.08.52.
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