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Vecchio 23-02-2006, 01.57.12   #1
Shanti
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Predefinito I Tarocchi di Marsiglia

La Via dei Tarocchi è il titolo di un libro di Alexandre Jodorowski che ora riempie tutte le librerie, ma non avrei notato e tantomeno preso in considerazione né questo libro né il suo argomento prima di cinque settimane fa quando me lo sono trovato tra le mani dopo una serie di eventi concatenati che hanno attirato la mia attenzione sui Tarocchi.

Non ho mai provato interesse per questo che consideravo solo un metodo di divinazione, per carità quando ero ragazzina mi è capitato di farmi leggere le carte e addirittura di lasciarmi suggestionare… Insomma per farla breve dopo di allora ho sempre guardato ad essi e a chi li leggeva con una sorta di diffidenza e pregiudizio negativo, sull’onda dell’immagine errata che molti hanno, a causa della perdita di serietà avvenuta in questi tempi moderni. Diffidenza perchè mi sembra che chi cerca le previsioni, le risposte a fatti non ancora successi, consideri l'essere umano chiuso in un inesorabile destino da cui non potrà mai fuggire.
Fino a quando appunto una serie di coincidenze ha fatto sì che alla fine mi ponessi la domanda: “Perché tutto questo mi porta qui? Perché adesso?” Beh… non so ancora rispondere, ma sono contenta che non sia successo prima, perché conoscendo quella parte di me che quando scopre una passione ci si getta a capofitto con entusiasmo, avrei corso il rischio, nel caso dei Tarocchi, di rincorrere o lasciarmi attarre dalle invenzioni e rappresentazioni soggettive di tutti quei personaggi (numerosissimi) che hanno fatto di questo straordinario strumento antico di conoscenza, il proprio autoritratto. Hanno riempito i Tarocchi di superstizioni ed errati significati, stravolgendone l’originario messaggio profondo.

Da duecento anni sono apparsi più di settemila tipi nuovi di Tarocco, e centinaia di carte antiche sono state salvate dalle biblioteche nella speranza di recuperare quelli originali. Da tutto quel miscuglio di interpretazioni a volte limitate, a volte fantastiche, ingenue, vanitose e anche schizofreniche è nato il Tarocco di Marsiglia come un monumento, anonimo alla stregua di qualsiasi arte sacra.

Uno degli autori de “La Via dei Tarocchi”, Alexandre Jodorowsky, dopo aver studiato i Tarocchi per più di quarant’anni ha incontrato a Parigi Philippe Camoin, discendente diretto dell’ultimo tipografo marsigliese del Tarocco di Marsiglia.
Insieme hanno deciso di lavorare alla restaurazione per riportarlo a com’era in origine, grazie alle conoscenze sulle vicende segrete relative alla sua storia, fabbricazione, tradizione e il suo simbolismo e tavole per stampe originarie.
E dopo lunghi studi e confronti hanno voluto ricostruire e restituire agli appassionati il Tarocco originario.

Ed è così che ho conosciuto i Tarocchi soltanto oggi, grazie a loro, per quello che sono: come uno specchio dell'anima... e come un messaggio inviato secoli fa con lo scopo di diventare la chiave dell'Arcano Unico, la Coscienza.






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