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Vecchio 15-03-2009, 00.55.24   #3
dafne
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Originalmente inviato da Era Visualizza messaggio
Ho lasciato questo brano della tua discussione perchè proprio la solitudine ha per me un peso enorme e dire che sono chiacchierona abbracciona e sempre sorridente..quindi a ben vedere nei pochi secondi in cui sono sveglia so di raccontarmela alla grande..chiacchiero per coprire i silenzi abbraccio per...boh non lo so..sorrido per nascondermi...posso solo dirti e di vero cuore...che si è vero che abbiamo subito torti altrettanto vero che da parte nostra li abbiamo restituiti con gli interessi...ma se solo riesco a guardare al passato senza tutta quella rabbia e il rancore sto caspita di passato qualcosa di utile di certo me lo passa...


sai Era, avevo scritto un bel post..ermo se l'è mangiato ci riprovo vediamo se stò giro riesco grazie per quello che hai scritto innanzitutto.

Parlo di me adesso, e per me perchè ognuno fà la sua strada e ha i suoi mezzi per percorrerla..

La frase che ho sottolineato è verissima, di torti ne abbiamo subiti, ne ho subiti e ne ho resi..ma mi rendo conto che in realtà non ho reso nulla. ( anzi, ne ho solo prodotti di nuovi caricandomi pure dei sensi di colpa.. )

Ho sempre cercato, consapevolmente o meno, di scaricare tutta la mia rabbia e la mia frustrazione e l'angoscia su qualcun'altro, qualcuno che non fossero le persone causa di tanto malessere. Ci ho messo tanto per accettare di essere arrabbiata con loro, ancora di più per scoprire di averle detestate fino a desiderare di farle sparire.
Cosa che peraltro mi era, allora, impossibile in quanto quelle erano le persone cardine della mia vita, e poi uniche rimaste come riferimento quando anche tutto quello che avevo attorno è cambiato.

Contestarle, realizzare la mia rabbia sarebbe stato come..distruggerle..e io non me lo potevo permettere.

Ho coperto questo con il "non si fà non si dice", e ho usato proprio il fatto che avevo io stesso fatto torto agli altri per darmi man forte nel sostenere quella parte di me che aveva disperatamente bisogno di giustificarle (giustificandomi..altro che attaccamento, il mio è/era un aggrappamento-bostik )

Le emozioni di allora scopro oggi che sono ancora vive e forti, che non solo non si sono affievolite nel tempo ma si sono..consolidate.
L'angoscia che ho vissuto da bambina ha alimentato le scelte e generato le esperienze rimanendo sempre lì, in attesa.

E oggi che un pò ha fatto breccia nel muro di gomma che avevo alzato questo sentimento mi inabilita la vita..questo mi mette ancora più paura, sono diventata ipersensibile a qualunque stimolo, ci sono momenti in cui percepisco qualsiasi cosa come mortale e minacciosa.
Però non è proprio paura di morire, per la verità la morte, intesa come fine, come stacco, chiusura..alle volte mi è persino sembrata una cosa allettante chiudere tutto e non pensare (mica sarà per questo che non chiudevo le antine? una sorta di spirito di sopravvivenza? mah)..ecco parlar con te mi fà vedere questa sera che probabilmente ho sempre avuto paura di sentire.


Ma allo stesso tempo mi rendo conto di essere diventata più forte, di avere nelle mie mani strumenti (per il momento più stratagemmi che soluzioni..ma bon meglio di niente) per controllare un pò quest'ansia che cerca di immobilizarmi, questo senso di pericolo costante, mi accorgo che legittimare la mia rabbia verso la mia famiglia (bellissimo questo verbo, ci ho messo un anno per capirne il significato) non solo mi stà permettendo di arrivare a quanto di marcio mi impediva di andare avanti ma in qualche modo libera persino le stesse persone con cui ce l'ho dall'obbligo di rendermi indietro quel qualcosa di cui io ho sempre sentito la mancanza.

Insomma è un lavoraccio, un vero e proprio lavoro sporco, devo guadare una palude di guano in mutande ma sono arrivata fin qua..perchè non fare almeno un altro passetto ancora?
vabbuò ho rifatto un papiro..
Un'altra cosa Era..Vuoi che ti dico perchè penso tu sia una sorridente chiacchierona e abbracciosa? Perchè la tua voglia di superare la palude è più forte di quella di restarci inguaiata
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