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Vecchio 06-04-2011, 21.35.45   #20
dafne
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Intanto ti posso dire quel che sono i risultati della mia esperienza.

Il senso di non esistere, che deriva sempre da come abbiamo percepito -bada bene, percepito non avuto o sentito, percepito- l'amore di mamma e papà da bambini fa si che per sentirci trasferiamo fuori il bisogno che abbiamo. Fin qui ci siamo. Il problema nasce quando pensiamo di essere buoni ed altruisti pensando sempre agli altri, ponendoli sempre prima di noi sia come bisogni sia come giudizi. Accade che ci consumiamo, che ci dimentichiamo di noi e soprattutto che continuiamo a non sentirci dentro. Continuiamo a non esistere, ma questo fare per gli altri ci nutre il bisogno di considerazione che ci costringe fino al soffocamento, diamo ma il dare è un'enorme megalitica aspettativa di ricevere indietro, anche se non vogliamo dircelo, non vogliamo vederlo, tanto è vero che se nessuno poi ci riconosce un piccolo merito ci rimaniamo male, o pensiamo: che strunz!. Ecco perchè alla fine il debito non si trasforma mai in credito e a volte nemmeno si azzera..
Bisogno di conferme. Questo si trasforma in un delirio di onnipotenza in cui si insinua subdolo l'idea di essere indispensabili e che senza di noi gli altri non sono capaci, tanto che ci circondiamo di persone che tendenzialmente hanno bisogno di una sorta di mamma, la mamma è indispensabile per il figlio da accudire da educare, questo consente di sentirsi forti fintanto che gli altri dipendono da noi e permette e a noi di procrastinare un'immagine falsata di essitenza fintanto ceh gli altri hanno bisogno di noi. Ecco la chiocchia.
Quelli che non hanno bisogno di noi, li cerchiamo disperatamente, cerchiamo la loro stima, la loro considerazione tantissimo, e se non riusciamo ad avere conferme da loro cadiamo in stati di depressione, di perdimento non abbiamo più appigli. iniziamo a giudicare noi stesse incapaci di meritare... non in grado di...

Prendere coscienza di questo significa cominciare a smettere di fare per gli altri e trattenersi dal cercare considerazione in giro, questo crea una tensione molto forte che alla fine porta il risultato di cominciare a discernere quando e come.


Quando inizamo a liberarci scopriamo che ci troviamo con persone che ci impediscono di controllarle. Se resistiamo possiamo liberarci e scoprire che esistiamo.
A distanza di due anni esatti, o quasi, Sole come suonano vere queste parole, grazie, grazie a questo ho visto un altro pezzo di me che si stava infilando proprio in questo momento in uno dei meccanismi della chioccia, mimetizzato strabene, cavolo, grazie millissimo adesso ci rimango su un pò..mmm...ecco l'unico lato buono della chiocccia....cova
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