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Vecchio 23-08-2009, 10.31.13   #5
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Trovo che la situazione sia un pò ambivalente.
La prima cosa che mi viene in mente sono i figli dei fiori degli anni 60, si sballavano e facevano sesso libero poi da "svegli" erano pienamente contenti di tutto.
Questo secondo me perchè di base avevano una volontà definita, una specie di consapevolezza degli accadimenti.
Oggi invece succede che la consapevolezza non c'è, dopo che il danno è fatto arriva la vergogna perchè non si pensava di non volere, ci si fa orrore e quindi il conflitto e via alla denuncia.
Devo dire che questo è ancora più orribile di quello che hanno incoscientemente fatto perchè impedisce a ragazze che hanno davvero subito violenza di avere giustizia. Di questo dovrebbero davvero vergognarsi e tenersi il rimorso di aver agito senza testa o volontà come diceva Uno.

E' difficile però riuscire a vedere ogni situazione. Una che ho sentito al tg diceva che la ragazza si trovava in un bosco vicino dove si era allontanata con ragazzi conosciuti alla festa, e che le amiche l'avevano ritrovata. Mi fa pensare che le amiche sapevano dove era andata... e l'hanno lasciata andare da sola e lascaita per molto tempo sola...
Mah, mi è difficile capire dove sia il confine. E' violenza su una persona che non è capace di intendere e volere? In genere si... se si fa violenza morale e fisica su una persone incapace si dice violenza. E' un consenso quello di un ubriaco e drogato?
Certo è che condannare dei ragazzi nelle stesse condizioni non sarebbe equo. Se anche i ragazzi sono ubriachi si può considerare una violenza voluta?
Si può dire che loro erano in grado di essere vigili? Se la ragazza non lo era non lo erano neanche loro se si dimostra che erano ubriachi. Vale la stessa regola per cui non dovrebbe sussistere il fatto.

A volte non vedo altre soluzioni per questo andamento della società che la repressione.
Niente alcool ai minorenni, che non sarebbe nemmeno risolutivo ma almeno un messaggio potrebbe portarlo, ad esempio visto la situazione si potrebbe uisare parte della forza pubblica (il solito esercito che è fermo nelle caserme e che potrebbe iniziare a fare servizio sociale) per presidiare le entrate dei locali e verificare i documenti e poi dare un tesserino da presentare alla cassa ogni volta che si vuole un alcoolico, se è rosso no, se è verde ok. All'nterno la forza pubblica potrebbe stanzionare e controllare la distribuzione o l'assunzione di droghe. QUesto è molto più difficile da fare perchè si è al buio e perchè viene distribuita fuori, ma perquisire prima di entrare e un deterrente. Insomma se si volesse davvero ci sarebbero cose da fare a me viene in mente un metodo repressivo ma ce ne saranno altri altrettanto validi anche se fin'ora non si son visti.
Boh, come dice Ray, quando ero ragazzina io queste cose esistevano, ad alcune feste mi ricordo che si chiudevano in camere dei gruppetti e consumavano la libido che avevano, ma si consumavano tra conoscenti, compagni di scuola, comitiva di amici, adesso invece l'estraneità porta alla vergogna e ad una completa mancanza di assunzione di responsabilità. Abzi addirittura la si scarica su una denuncia, ma la volta dopo?
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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