Visualizza messaggio singolo
Vecchio 30-06-2008, 14.53.26   #3
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Non c'è dubbio che stiamo affrontando, e costruendo, una fase discendente.
Anche la mia impressione è che si voglia condurre la popolazione ai livelli passati, della seconda guerra tanto per citarne uno, un po per mancanza di consapevolezza - penso al libro di Tremonti, oggi ministro dell'economia, il quale mi pare che abbia descritto più o meno bene la dinamica " attivata " a tavolino da Lobbies ed industrie; dinamiche che riguardano il mercato ed il commercio globale e come di queste non si sia riuscito ad attenuare il risultato involutivo che si stava ( si sta ) verificando - ed un po, invece secondo me, per una vera e propria consapevolezza al fine di rendere più agevole un certo tipo di discorso e sul controllo e sulla ramificazione, sul territorio, di poteri non proprio tanto in linea per un " paese ", che si definisce oggi, democratico.
D'altronde si presume che la stessa guerra ( ogni guerra ), in generale, sia il risultato di tali dinamiche in ogni periodo storico e che alla fine è questo metodo che risulta essere da un lato instabile, per la difficoltà ad essere contenuto in argini previsti, ma dall'altro unico modo per riportare una situazione, bene o male, equilibrata.

Per la pasta...direi che la previsione di Uno, che in fondo è la medesima di chi vede al di la, possa corrispondere al vero.
In fondo un controllo, prima di tutto, passa attraverso l'informazione e pertanto se controllo questa posso definire o rendere palese, anche se non c'è nella realtà, un qualsiasi scenario, decretandone poi le conseguenze.

Che dire se non che ci tocca " subire", per la legge dei grandi numeri ad esempio secondo me, se una popolazione fa la fame o vi è costretta, ciò colpirà l'intera popolazione ma questo non significa che non ci si può almeno industriare per altro.
Questo " altro " che a dire il vero se l'ho come concetto astratto, faccio fatica ad individuare in condizioni critiche. Forse mangiare il " giusto", fare attenzione agli sprechi che in ogni settore son presenti etc etc.
Insomma uno scenario se non proprio negativo, poco ci manca.
Del resto, concordo con Astral, l'Italia ha sempre " subito" passivamente a parte periodi in cui " rivoluzioni senza armi" facevano da esempio al resto del mondo di allora, come la rivoluzione napoletana di cui Filangieri è stato uno dei massimi esponenti.
Con questo voglio dire che anche in periodi di crisi, se pure non ci si può mettere davanti, per bloccarlo, un sistema di cose come minimo chi ha particolari responsabilità, anche morali, un piccolo dovere l'ha.
Mi rendo conto che sono andato un po fuori e quindi tornando alla previsione, ribadendo quel che ho detto prima, credo, si, che tra poco meno di dieci anni ci troveremo in quelle condizioni di cui oggi parecchi non avvertono l'arrivo o, peggio, pensano che questo di oggi sia il fondo dal quale non si può fare altro che, d'ora in poi, emergere.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso