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Vecchio 27-04-2008, 14.55.47   #3
stella
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Cito una frase tratta dal film : "Incontri con uomini straordinari"
La frase prende rilievo nel contesto in cui un ricercatore spirituale si trova davanti un Maestro che senza averlo mai visto gli racconta i suoi più grandi limiti nel trovare la VIa e la Verità a cui tanto bramava. Il ricercatore si difende subito chiedendo: Chi sei tu? Che sai di me? Il Maestro gli risponde: non chi sono, ma cosa sono devi domandarti. Nel seguire della discussione si arriva a questa:

"Non è forse la tua curiosità il motivo per cui la tua vita non è arrivata a nulla?"

Il suo cuore era vuoto ma la mente piena di domande alla ricerca di risposte e girava, viaggiava in tondo.
A me viene in mente il dialogo di Gesù con la samaritana, anche a lei il Maestro aveva raccontato tutta la sua vita senza averla conosciuta prima.... ma lei dopo aver constatato che lui era la verità, ha abbandonato quello che stava facendo (attingere acqua) per andare ad annunciarlo a tutti.
Dall'esposizione che fai dei dialoghi del film (che non ho ancora visto) mi sembra che il Ricercatore spirituale non si rendeva conto di aver terminato la sua ricerca perchè aveva trovato la verità, per il fatto che solo la veritò poteva svelargli tante cose di lui.
Questo mi fa pensare a una certa superbia e chiusura mentale del Ricercatore che dimostra sì curiosità ma solo quella... é come se noi, dopo aver trovato Dio, non ci accontentassimo e continuassimo a cercare sperando di trovare chissà cosa d'altro.
Quindi si passa la vita così, e con la scusa di essere in ricerca non si approda a nulla di concreto.

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