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Vecchio 19-03-2010, 10.44.07   #10
nikelise
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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Premetto che non ne so molto, ma se la follia è incontrollabile va da sè che non può essere contenuta nè limitata, e quindi non può essere usata a nostro vantaggio.
Il genio creativo, quel furore di cui parli, e che si prova nei momenti in cui io chiamo di "grazia", lo distinguerei dalla follia. In quei momenti non si sente nè fame nè stanchezza e si moltiplicano le energie ed effettivamente da noi escono delle cose che non pensavamo nemmeno di possedere e soprattutto estrema lucidà mentale, come se si vedesse oltre quello che di solito vediamo.
Ma la follia secondo me è altro, è vivere in una dimensione diversa che altera la realtà, le sensazioni e l'ambiente circostante, in cui cadono i freni inibitori e si cambia completamente personalità, ci si sente liberi, e questa follia è incontrollabile e non si può tornare indietro con la propria volontà, ma solo con interventi esterni e spesso coatti.
In questa follia, sempre secondo me, non c'è verità, perchè si vive in uno stato alterato e quindi non vedo come ci si potrebbe trarre dei vantaggi.
Per quanto riguarda la tolleranza e la moderazione, queste virtù sottitendono un controllo della situazione, che si scontra con ciò che è incontrollabile.
Stella non dobbiamo fermarci al nome ma comprendere il fenomeno da dove parte e dove porta .
C'e' identica natura tra l'ispirazione , la divinazione , la creazione artistica , l'immaginazione attiva che e' il nome con cui si manifestano tutti questi aspetti della psiche e la follia .
Sono tutte alterazioni della realta' .
Il punto e' che noi diamo alla realta' corrente un valore tale da escludere altre realta' di valore rilevantissimo per la nostra vita psichica .

Ad esempio la creativita' artistica di filo ( spero che la citazione non crei un nuovo inutile casino ) espressa nei suoi post poetici /narrativi altro non e' che manifestazione di immaginazione attiva cioe' espressione dell'inconscio cioe' alla fine e' una fuoriuscita dalla realta' allo stesso modo seppur con intensita' diversa della follia .
Se non ci soffermiamo sui nomi ma andiamo a fondo del fenomeno potremmo parlare di tutte queste manifestazioni di quelle piu' nobili ma anche di quelle che appaiono le peggiori manifestazioni dell'animo per vedere quale sia il nucleo di verita' a cui attingono e dove e come invece vadano arginate ammesso che sia possibile .
Non voglio scomodare il FEDRO di Platone per sostenere che sempre di follia si tratta ma se andiamo al di la' delle apparenze delle definizioni correnti arriviamo all'essenza del fenomeno .
La qual cosa solo ed esclusivamente perche' e' di grande importanza sapere cosa tenere di quei momenti di follia e cosa invece gettare in nome della moderazione o temperanza .
E come questi aspetti opposti follia e moderazione debbano interagire .
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