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Vecchio 19-03-2010, 11.24.20   #11
Edera
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Bello sarebbe se ciascuno di noi riuscisse a descrivere le sue esperienze di follia creatrice per aiutare gli altri a riconoscerle e ad affidarvicisi con maggior sicurezza .

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E' una forza molto forte quella di cui parli, qualcosa che nasce da dentro, in cui immergersi come un fiume in piena. Io però la distinguerei dalla patologia, non credo ci sia nessuna libertà, ispirazione o contatto divino nella patologia , i malati psichiatrici infatti non imparano nulla dalla loro condizione alterata ci vivono dentro in una specie di isolamento. Se la patologia possa essere una conseguenza di questa forza creatrice mal gestita non saprei.

L'importante secondo me è sapere usare la propria follia continuando a rimanere inseriti in una condizione di normalità, cioè di salda capacità di rapportarsi con l'esterno e con gli altri.
Questa la mia idea... Ora per entrare nello specifico se vuoi immergerti un pò in questo fiume ti offrirei un soggiorno a casa mia di tre giorni...
Da questo punto di vista io (ma non solo io anche mia sorella e in piccola parte i miei genitori) siamo una manica di fulminati.
Forse non dovrei dirle ma siccome nel tuo post chiedi che qualcuno descriva le sue esperienze di follia creatrice, qualche sasso posso gettarlo:
io abbraccio gli alberi, di notte d'estate cammino a piedi nudi sull'erba in giardino, a volte mi ci sdraio soprattutto quando fa molto caldo e rimango a guardare le stelle e tutto quello che si muove intorno. Faccio il bagno in mare, sempre di notte quando non si vede nemmeno la distinzione tra cielo e acqua perchè è tutto nero, poi cammino sulla spiaggia. L'ultimo pallino che mi è venuto è quello di dipingermi interamente con dei colori a tempera da pelle e distendermi su un lenzuolo bianco. Ballo nuda in giro per la casa. Insomma ne faccio di cose non usuali e quando le faccio mi sento in comunione col tutto, mi sento viva, mi sento ispirata... Ma più di così non posso dire..

Erasmo da Rotterdam scrisse tutto un elogio sulla follia presentandola come una porta per raggiungere la sapienza io chiuderei con queste parole sue:

"Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della follia."

Ultima modifica di Edera : 19-03-2010 alle ore 11.27.43.
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