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Vecchio 24-03-2008, 11.54.01   #15
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Secondo questa logica se sono zoppo e ho freddo non devo mettermi il maglione perchè tanto resto zoppo.

Non ho mai detto che la cosa è in qualche modo risolutiva, anzi, ho detto l'opposto. Tuttavia si, se modifico l'esteriorità modifico anche l'impatto che ho nella società e questo, per quanto poco, può migliorare una situazione difficile. Non risolvere o migliorare di molto forse, ma migliorare. Cosa si dovrebbe fare? Non fare nulla in nome del o perfetto o niente?
Se la cura non esiste (anche se esistesse comunque) e se sto palliativo aiuta e lei vuole che male c'è?
Non c'è nessun male, mi chiedevo solamente quanto influisse il preconcetto sull'inserimento, e credo tanto, e quanto poi questo possa creare un alibi a chi non è capace di accettare.. infatti parlavo di Sparta apposta perchè li uccidevano direttamente gli storpi, ed è più o meno così quello che appare e cioè: "o perfetto o niente" io vedo l'operazione che ghettizza.

Citazione:
Originalmente inviato da Shanti Visualizza messaggio
Una decina di anni fa una bambina di cinque anni con la sindrome di down è stata sottoposta ad un intervento di chirurgia plastica, non come quello che si vorrebbe fare in questo caso, le sono state ritoccate le palpebre, le orecchie a sventola e le è stata accorciata la lingua. Ora la ragazza ha 15 anni, esce con le amiche e ha una vita pressochè normale per quanto la sindrome le permette, perchè non si tratta solo dei tratti fisici, ma anche di un rallentamento dello sviluppo e disfunzioni del cuore e altri organi, anche se immagino che la gravità vari da caso a caso.
In questo caso si può dire che l'intervento potrebbe avere migliorato la sua qualità di vita, sono d'accordo con Ray e Gibbi, soprattutto sul fatto che purtroppo basta l'impatto del primo sguardo per rapportarsi meccanicamente in un certo modo. Ma non è stato solo quello, i genitori per primi si sono rifiutati di inserirla in una scuola apposita, hanno preferito farle frequentare una scuola statale, hanno cercato in ogni modo di farle pesare meno possibile la diversità e penso che un atteggiamento sereno in questo senso, aiuti l'integrazione e la convivenza, ad andare oltre al primo sguardo.
Ecco, con questo che dici Sha un pò vedo luce su questa cosa. Per quanto sia diffiicle farla studiare in un ambiente stimolante cercando di "comprarle vestiti adatti" ( le varie piccole plastiche) può renderle la vita migliore, ma partire da zero e improntarte tutto sull'impatto fisico non lo trovo stimolante per nessuno, anzi.


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